Ad Maiora Soccer: il segreto della cooperativa del gol

Succede una cosa strana andando a guardare le statistiche del Girone Atletico 2000 di Serie A2 (il primo dei due sottogruppi, quello guidato dal Gruppo Progetim Immobiliare).

Il suddetto girone è come detto guidato dai veterani del Progetim, seguiti a ruota da una squadra meno nota: l’Ad Maiora Soccer. Otto vittorie in undici partite per i ragazzi di Dragonetti, seconda media punti e secondo miglior attacco del girone (36 reti, in uno dei raggruppamenti, giusto notarlo, più aperti e dal punto di vista della classifica). La particolarità è questa: né il Progetim, né l’Ad Maiora che pure vanta un attacco migliore dei capolista, schierano un giocatore nelle parti alte della classifica marcatori. Tale onore spetta paradossalmente ai terzi e quinti in graduatoria, Reggina e Lazio A5/8: questi ultimi vantano il primato dei cannonieri, con 24 reti divise tra Chilelli e Giuliani - per raggiungere questa cifra vanno messi insieme i bottini dei cinque diversi migliori marcatori dell’Ad Maiora.

La “Cooperativa del Gol”, fatta parziale eccezione per i 9 centri di Cacioppo, gioca così: manda in gol tutti i suoi uomini. Ultime quattro partite giocate: 16 reti. Sui tabellini Bendia, Cortesi, Immordino, Messina, Roselli, Quadraccia, Tolli, Merli e Cacioppo: 9 marcatori diversi. 13 giocatori in gol in 11 partite. Una caratteristica piuttosto estranea al resto della Lega, in particolare della seconda divisione, dove la norma è il trascinatore, il bomber al servizio del quale gli altri sette ragazzi giocano e si muovono sul rettangolo.
Sarebbe ciò un’analisi oziosa se non fosse per la sua particolarità principale: funziona. Una squadra di Serie A2 senza punte e vincente. Il capolavoro tattico del “fare di necessità virtù”.
L’Ad Maiora Soccer è ad un solo punto dal Progetim Immobiliare, e altri due sopra l’ottimo Reggina. La Lazio, con il miglior attacco, con gli uomini che segnano di più, è solo quinta, a dieci punti dai ragazzi di Dragonetti. Stranezza di un girone tra i più imprevedibili.

Il percorso dell’Ad Maiora, ormai a tre passi dal termine del primo atto del campionato, è dei più lineari e pragmatici che si possano trovare: partenza stentata con sconfitta, filotto di vittorie anche illustri (1-3 e 2-1 al Progetim), sbandamento fisiologico a metà dicembre, ancora vittorie fino ad oggi, metà febbraio. Sviluppo ordinato, poche sconfitte di assestamento, e ora finalmente il profumo dei playoff in avvicinamento. Quanto lontano andrà questa cooperativa del gol? I discorsi stanno a zero. Nel fuoco incrociato dei playoff di A2 si sono viste crollare grandi squadre, ed emergere gli organici più inaspettati. Ancora tre (difficili) incontri per testare le proprie vere potenzialità. Poi anche per l’Ad Maiora Soccer verrà il momento di guadagnarsi con il proprio sudore l’ingresso alla categoria dei giganti.

Saverio Felici