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B | La cavalcata di Empoli verso i playoff: "Lavoriamo uniti per raggiungere l'obiettivo"

Partita con aspettative ben diverse, l'USE Basket sta disputando una stagione di altissimo livello: il sogno playoff non è mai stato così vicino


16/03/2017

Media

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Dietro le due corazzate del Girone A, Moncalieri e Omegna, c'è una squadra che sta facendo sognare tutto l'ambiente che la circonda. Se qualche mese fa si parlava di mantenere la categoria, ora la realtà è diventata un'altra: stiamo parlando ovviamente di Empoli, terza forza del primo raggruppamento che sta puntando dritto verso i playoff. 

Quando si è inferiori tecnicamente rispetto ad altre squadre più blasonate di te, quando non si è costruiti per vincere un campionato o arrivare fino in fondo, quando le tue aspettative sono quelle di chiudere l'annata cercando di non retrocedere, cosa ci vuole per stravolgere i propri piani e quelli degli altri? Gli elementi sono tantissimi e ognuno ha un'idea diversa su quello che serve per poter vivere una stagione da protagonista. C'è una cosa che però accomuna le diverse correnti di pensiero: si tratta del concetto di energia. Gettare il cuore oltre l'ostacolo, sacrificarsi per il compagno che si ha di fianco, lottare su ogni pallone, questo è quello che serve a dieci giocatori sul parquet per sovvertire dei verdetti già scritti. Sono esattamente questi i valori che l'USE Basket ha mostrato in questi mesi e coach Bassi ha costruito il gioco della sua compagine sfruttando proprio la voglia e l'energia che i suoi ragazzi mettono ogni settimana sul parquet. Non è un caso che la formazione toscana sia prima, in tutta la categoria, nella statistica dei rimbalzi conquistati: 40.5 di media a partita è un dato spaventoso, di gran lunga superiore rispetto a quelli di tutti gli altri team dello schieramento. Conseguenza diretta di questo approccio alla gara è anche il numero di falli subiti da Bei e compagni: 20.7 di media, inferiore solo a Moncalieri. E se uno dei segreti di questo gruppo è proprio questo, coach Bassi ci tende a sottolineare un altro aspetto fondamentale:

"La cosa che ci ha permesso di arrivare a questo punto della stagione in questa posizione di classifica, che nessuno di noi pensava di raggiungere ad inizio anno, è l'energia. Viviamo ogni partita come se fosse la più importante, la nostra voglia deve sempre essere superiore a quella di tutte le altre rivali e il motivo è abbastanza semplice. Noi non siamo una corazzata, quindi quel quid in più che ci serve per giocare al massimo con tutti deve essere questo. C'è un altro fattore da tenere in considerazione, che non è meno importante del primo, ed è il nostro legame con il palazzetto. Il nostro rendimento interno è stato ottimo fino a qui e sul parquet di casa riusciamo sempre a dare il meglio grazie al pubblico che ci sostiene".

In questa stagione Empoli ha perso solo due partite in casa, l'ultima proprio pochi giorni fa nel derby con San Miniato. E nonostante i 28 punti in classifica siano un buonissimo bottino, l'USE ha perso qualche punto importante in gare decise sul filo di lana.

"L'ultima sconfitta con San Miniato è stata brutta, e siamo molto rammaricati per questo. Purtroppo abbiamo anche perso per strada qualche punto, anche se per la nostra dimensione quanto fatto fino ad oggi è ampiamente oltre le più rosee aspettative. Il rammarico più grande è sicuramente quello di aver perso in casa di Moncalieri a pochi secondi dal termine".

Il rischio più grande, per una squadra che basa il suo gioco sotto i canestri sull'energia, è quello di arrivare al rush finale di stagione con la spia della benzina accesa. C'è infatti da fare un'altra considerazione importante su questa compagine, considerazione che aumenta ancora di più il valore dei ragazzi di coach Bassi: otto giocatori su dieci, di quelli che solitamente fanno parte del roster, hanno un altro impiego e dedicano quindi meno tempo alla pallacanestro rispetto ad una squadra che ha solo professionisti. Sono moltissime le formazioni che sono nella stessa situazione, ma nessuna di queste è terza in classifica e prima nella voce dei rimbalzi conquistati. Se si pensa a quanto stress fisico e mentale possa portare un'attività in più, è incredibile quello che sta facendo la società toscana. E a proposito di toscana, dopo il derby con San Miniato, alla finestra c'è un'altra sfida regionale contro la Virtus Siena, squadra molto insidiosa soprattutto quando gioca in casa:

"La Virtus è temibile, e rispetto alla gara di andata in cui abbiamo vinto molto bene sono migliorati tantissimo. Vengono da un ottimo momento, se non consideriamo la loro ultima partita, e a noi mancherà un giocatore fondamentale come Bei. Ci teniamo comunque a fare bene per riscattare l'ultimo derby perso e dobbiamo essere concentrati e uniti per provare a raggiungere i playoff. Essere terzi da soli, in un girone equilibrato come il nostro in cui in sei punti ci sono dieci squadre, non ti mette al sicuro da nulla ed è per questo motivo che dobbiamo tenere alta la guardia".

Senza il suo giocatore migliore, autore di una stagione di altissimo livello sia per punti realizzati che per rimbalzi conquistati, Empoli dovrà dare il 110%. E se pensiamo a tutti i match disputati dai toscani, non è difficile pensare che l'energia e la voglia saranno quelle di sempre.


Fabio Bartolini
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