La trama è già scritta. Alto Sebino in grande forma, Broetto in crisi di risultati. La Vivigas si trova a -4 e può, davanti al proprio pubblico, dimezzare lo svantaggio dai neroverdi, cercando di risucchiarli nel vortice dei playout. Con i padroni di casa in vantaggio di 15 a 9 minuti dalla fine, il copione è pienamente rispettato, ma poi Padova reagisce, rimonta e vince. Salvezza conquistata.
La partita gira su un paio di azioni offensive, ma soprattutto sulla scelta di coach Friso di schierare la zona. Il meccanismo di Alto Sebino si inceppa e l'inerzia è ribaltata in un amen. Questo il commento di Roberto Rugo, dirigente della Virtus Padova: "Siamo andati da loro con il piglio giusto. Siamo stati serenamente in partita per tutto il primo tempo, dopo la pausa lunga ci siamo bloccati e abbiamo rivisto gli spettri di quest'ultimo periodo. La nostra difesa era inerme, il nostro attacco inceppato. Lì è scattata una molla, sulla tripla di Stojkov e sul gioco da 4 di Salvato. Ci siamo rimessi in partita rosicchiando velocemente 7 punti e poi la scelta della zona è stata fondamentale".
Reazione più che mai provvidenziale quella della Broetto, in un momento almeno delicato: "In caso di sconfitta ci saremmo trovati prossimi ai playout e per noi sarebbe stata molto dura. Siamo partiti con altri obiettivi, quando una squadra viene risucchiata giù dopo essere stata in una parte buona della classifica possono crearsi parecchi problemi". A questo punto Padova è invece risalita a quota 24, come l'Urania e l'Aurora Desio, a sole due lunghezze dall'ottavo posto occupato da Reggio Emilia. Per la Virtus, il campionato non è assolutamente finito: "Qualche barlume di speranza c'è. Con Milano e Desio abbiamo il vantaggio dell'andata, Reggio Emilia ha un calendario tostissimo con Orzinuovi e Cento. Difficile conquistare la post-season ma sarebbe il raggiungimento dell'obiettivo che ci eravamo prefissati".
Archiviato il discorso salvezza i neroverdi possono concentrarsi sulla volata per l'ottavo posto. Decisive saranno le sfide dirette con l'Hikkaduwa Milano (penultima giornata, trasferta) e con l'Aurora Desio (gran finale in casa): ancora è tutto da giocare. Nel caso in cui i ragazzi di Friso non dovessero riuscire ad allungare il loro 2016-2017, l'obiettivo stagionale non sarebbe raggiunto: "Per gli infortuni, il quintetto che avevamo pensato lo abbiamo potuto schierare solo 14 volte, in 13 occasioni no. Comunque non vogliamo trovare scuse, tanti giocatori non sono stati costanti, sia durante le partite che durante la stagione. La costanza è la vera pecca, perchè per il resto sono convinto che questo gruppo e questo staff sono di primo livello: non dico per vincere il campionato, ma per fare molto bene sì".
Lorenzo Siggillino
Reazione più che mai provvidenziale quella della Broetto, in un momento almeno delicato: "In caso di sconfitta ci saremmo trovati prossimi ai playout e per noi sarebbe stata molto dura. Siamo partiti con altri obiettivi, quando una squadra viene risucchiata giù dopo essere stata in una parte buona della classifica possono crearsi parecchi problemi". A questo punto Padova è invece risalita a quota 24, come l'Urania e l'Aurora Desio, a sole due lunghezze dall'ottavo posto occupato da Reggio Emilia. Per la Virtus, il campionato non è assolutamente finito: "Qualche barlume di speranza c'è. Con Milano e Desio abbiamo il vantaggio dell'andata, Reggio Emilia ha un calendario tostissimo con Orzinuovi e Cento. Difficile conquistare la post-season ma sarebbe il raggiungimento dell'obiettivo che ci eravamo prefissati".
Archiviato il discorso salvezza i neroverdi possono concentrarsi sulla volata per l'ottavo posto. Decisive saranno le sfide dirette con l'Hikkaduwa Milano (penultima giornata, trasferta) e con l'Aurora Desio (gran finale in casa): ancora è tutto da giocare. Nel caso in cui i ragazzi di Friso non dovessero riuscire ad allungare il loro 2016-2017, l'obiettivo stagionale non sarebbe raggiunto: "Per gli infortuni, il quintetto che avevamo pensato lo abbiamo potuto schierare solo 14 volte, in 13 occasioni no. Comunque non vogliamo trovare scuse, tanti giocatori non sono stati costanti, sia durante le partite che durante la stagione. La costanza è la vera pecca, perchè per il resto sono convinto che questo gruppo e questo staff sono di primo livello: non dico per vincere il campionato, ma per fare molto bene sì".
Lorenzo Siggillino
