Alla fine il destino che s’era già compiuto all’interno della Coppa Italia di Serie A2 ha trovato la sua “ciliegina sulla torta” nella Finale della stessa competizione. La SS Lazio Calcio a 8 batte un Bar Cristal tanto forte quanto poco “decantato” durante l’anno con una prestazione solida ed importante sotto il profilo tecnico e tattico, mostrando di aver evoluto il suo modo di approcciare alle “gare importanti” durante la lunga stagione.
Gli organi ufficiali d’informazione biancocelesti parlano giustamente di stagione trionfale e pare difficile dar loro torto date le premesse con le quali la Lazio Calcio a 8 era partita, che volevano porre la squadra del Presidente Liguori in Serie A al termine della stagione sportiva. Seppur l’ingresso nel “gotha” del Calcio a 8 non sia avvenuto attraverso la porta principale, i tanti eventi significativi della notte della Promozione contro la Selezione Romana hanno collimato con valori che la Lazio ha avuto cura di estendere ai fatti oltre che alle parole di circostanza. Sportività, senso d’appartenenza, cura estrema (quasi maniacale, non ce ne vogliano ndr) dell’immagine e respiro internazionale: su questi punti principali, unitamente al valore tecnico sopracitato, possiamo dire sinceramente alle Aquile: “Missione compiuta”...
Il Bar Cristal come ultimo ostacolo per poter sollevare un trofeo nel primo anno del nuovo corso societario: la squadra di Pontillo è stata avversaria mai banale lungo tutto il cammino in Serie A2, meritandosi la promozione contro il Real Fiumicino ed essendo eliminata solo al penultimo atto della corsa al titolo Play-Off oggi in mano al Tormarancia C8 P&R. Vale la pena sentire le parole dell’avversario battuto sul campo per tastare come i messaggi di “evoluzione e crescita comportamentale” inviati al movimento arrivino un po’ da tutti i lidi.
Per una coppa “di squadra” sollevata all’Atletico 2000 eccone giungere un’altra “individuale”, che è però un po’ da associare a tutto il comparto sportivo. Mister Alessandro Benedetti è stato votato come miglior allenatore di tutta la Serie A2 superando di un’inerzia la concorrenza spietata del rivale/amico Caterini e dell’uomo del miracolo di Roma Nord Pinotti. L’ostinazione del mister laziale (nella vita prima che nella Lega) ha fatto il paio con una crescita generale del suo neonato gruppo, che prima ha cementato in campo le questioni tattiche all’interno del girone più duro della Serie A2, poi ha conosciuto una crescita di carattere generale all’interno della kermesse russa, utile anche per creare una “falange di uomini disposti a sacrificarsi l’un l’altro perchè amici prima che compagni”.
Si ha la sensazione diffusa negli ambienti della Lega Calcio a 8 che il volo della Lazio sia appena cominciato. I paletti - graduali ma ambiziosi - posti in primis da Liguori, Amodio, Cappelli, Pancione e Pagano sembrano convergere verso una crescita “ragionata” ed un “Calciottomercato” da ponderare senza stravolgimenti e rivoluzioni di sorta.
Partendo forse dall’attesa di quel Mirante infortunatosi in Semifinale Scudetto (di cui parleremo presto ndr) e passando attraverso qualche “esubero” eccellente da qualche “Big” della Serie A, che per la Lazio Calcio a 8 (da un po’ ndr) non è più da considerarsi un obiettivo, ma una dolce ed impegnativa realtà.
Chi ama la Lega non la lascia mai da sola
Lorenzo Magnanelli
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