C Gold | Ciampino sale ancora, Casadio: "Vogliamo continuare il cammino"

Un doppio salto che ti catapulta in alto. In due anni secchi, il Frassati Ciampino è passato dalla Serie D alle soglie del basket nazionale: totalmente un'altra dimensione. Una sfida alla quale la società si è però preparata, con un percorso di crescita che non si è limitato ai risultati della prima squadra, ma che ha coinvolto tutto il movimento.

La guida tecnica sarà nelle mani di Francesco Casadio, già allenatore nella passata stagione. Il 2016-2017 ha portato in dote una gioia immensa, quella del salto di categoria. Un traguardo importante ma non insperato, come ricorda il coach: "Quella dell’anno scorso è stata veramente una bellissima cavalcata, con quell’ultima parte con 17 vittorie consecutive tra playoff e seconda fase. La promozione non è stata una sorpresa, sapevamo di avere una squadra buona per il campionato. Nonostante le difficoltà (l’infortunio grave di Stefano Cecchetti, due problemi muscolari non gravissimi durante la post-season) abbiamo infilato questa striscia positiva: è stata una bella reazione di gruppo, grande prova di carattere e di solidità”.

Coach Casadio ha portato avanti il lavoro così ben cominciato da Andrea Sardo, che dodici mesi prima aveva guidato Ciampino alla conquista della C Silver. Adesso per il Frassati si apre una prospettiva totalmente differente: “Abbiamo fatto due salti in due anni, ora la società è di corsa proiettata in scenari completamente diversi. È una realtà tutta nuova e ci affacciamo con tanta passione. Intorno alla prima squadra, anche grazie al lavoro della prima squadra, a Ciampino c’è ora un ambiente in fermento: il settore giovanile, la società, è un movimento ricco di entusiasmo".
 

Le parole dell'allenatore non sono casuali: oltre ad un vivaio molto dinamico, la società si sta muovendo per rendersi ancora più solida ed autorevole. Emblema delle intenzioni è il traguardo che il Ciampino Basket sta cercando di raggiungere: "Stiamo per intraprendere un passo fondamentale, che è mettere la prima pietra lì dove sorgerà il palazzetto del Frassati. Abbiamo ricevuto il via libera del comune, ci sono ancora degli step burocratici prima di cominciare ma avere la struttura di proprietà è un passo che ti fa cambiare le prospettive. Un’iniziativa che fa da collante a tutto il resto”. Un momento che ad ogni livello sportivo porta sicuramente grandi benefici, come spiega il coach: “Così si riesce a programmare, sennò ogni anno non sai quante ore hai, non sai come sistemare le varie squadre, dove metterle. Il palazzetto ti consente di programmare le stagioni con più serenità e una volta che paghi all’inizio poi puoi cercare di ammortizzare i costi. È un bene che ti dà la possibilità di fare tante cose”.
 

Gli obiettivi del Frassati non sembrano essere in discussione, anche se c'è ancora molta incertezza per quel che riguarda il futuro roster. Intanto Francesco Casadio inizia a pensare a quello che aspetta i suoi ragazzi: “Ci troviamo in un girone che è difficile, troviamo tante realtà consolidate. Ci sono squadre con nuclei di atleti forti di proprietà, in più qualcuno avrà sicuramente modo di mettere la ciliegina sulla torta. Società come Civitavecchia, Fondi, Formia possono prendere giocatori da fuori, magari anche stranieri. Il livello è buono, molte formazioni sono già dentro da anni e si sono strutturate con buone basi di giocatori da cui partire”. I rossoblu ripartono dal loro capitano Piero Mariani, entusiasta di continuare la sua avventura. Al suo fianco il numero 11 ritrova Stefano Cecchetti, rientrante dopo l'infortunio. Due conferme, probabilmente non le uniche: "Sappiamo che il campionato è difficile, ma delle buone basi le abbiamo anche noi, sicuramente ci sarà l’ossatura del gruppo dell’anno scorso. Speriamo questo sia un nostro punto di forza. Noi ci affacciamo da neopromossi e abbiamo rispetto, c’è la voglia di continuare il nostro cammino. Ripartiamo dalle nostre certezze e proviamo a fare meglio possibile".

Insomma, si entra in punta di piedi ma senza nessun timore. Il Frassati nel 2017-2018 affronta formazioni molto differenti rispetto alle avversarie della C Silver, ma coach Casadio è già pronto per le novità: “Come ogni cambio di categoria credo ci sia un impatto fisico maggiore, squadre più strutturate. Fisicità e intensità sono i primi fattori che cambiano. Poi bisogna anche considerare l’esperienza media dei giocatori. Anche le formazioni giovani magari fanno la C Gold da due o tre anni e quindi hanno giocatori abituati”. Se ci si aspetta un livello alto, sulle pretendenti alla promozione invece l'allenatore rossoblu non si sbilancia: "Non lo so proprio, perchè è tutto in divenire. Poi praticamente non c’è più il fatto di detenere il cartellino di un atleta, quindi non saprei dire".

La base da cui si riparte è fatta di giocatori locali, provenienti da Ciampino e dintorni. Ma la Serie C, come la Serie D peraltro, è un campionato dove il tesseramento degli extracomunitari (a determinate condizioni) è concesso. Questo il pensiero dell'headcoach sul tema: "La mia idea è che sono i benvenuti se alzano il livello, ovviamente ci sono numeri e limiti da stabilire. Il fatto che ci siano giocatori superiori fisicamente e tecnicamente è uno stimolo per gli altri. Poi almeno non si rischia di competere sempre contro i soliti noti, gli extracomunitari possono dare qualcosa in più al campionato. Tanto gli italiani che si meritano la categoria ci giocano a prescindere, non sono d'accordo con chi dice che tolgono il posto ai nostri. Come idea sono d’accordo sul fatto che si possano tesserare”.


Foto: Frassati Ciampino Basket


Francesco Di Rosa