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Roberto De Angelis: "Cuore nella Lega Calcio a 8. Io ed i miei ragazzi non possiamo dire basta"

Serie A Lega Calcio a 8 2017/2018 | News


12/09/2017

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Qualcuno (purtroppo ndr) ha addirittura esultato sui social pensando ad un allontanamento di una realtà a tutti gli effetti “storica” del nostro campionato, ma nel giro di un’ora appena la prospettiva è stata ribaltata, forse ricalcando anche un po’ (non ce ne voglia ndr) il poliedrico stile del Presidente. L’FC De Angelis è ufficialmente ripescata per la prossima Serie A della Lega Calcio a 8 e sarà ai nastri di partenza per il terzo anno consecutivo nell’unico campionato d’elìte che valga la pena definire tale.


Cosa abbia pensato Roberto De Angelis lungo tutta quest’estate in cui a tutti gli effetti la sua creatura era relegata in Serie b dalla retrocessione maturata per il penultimo posto nel 2016/2017 poco importa. La non-iscrizione di alcune realtà - vecchie e nuove - all’olimpo della Serie A aveva lasciato per il secondo anno consecutivo aperta una porticina ad una prosecuzione del progetto che porta il nome della celebre macelleria sita sul litorale di Ostia. Tutto in 60 minuti, con l’annuncio dell’arrivederci che ha anche provocato qualche commento entusiasta verso la volontà di Roberto di salutare la Lega. Nel giorno del quindicesimo anniversario del fidanzamento con sua moglie, chissà che sia stata la “prima tifosa & motivatrice” a non far cambiare idea al Presidente, col pensiero di averlo sì qualche ora in più accanto, ma senza quel sogno che ogni settimana - a prescindere dai risultati portati a casa - motivava Roberto nei campi di calcio a 8 in giro per la Capitale.


Giocatori da tenere vicino a sè perchè testimoni della creazione di un gruppo in nome di qualcosa di positivo ed aggregante sia che si tratti di lotta salvezza o di qualificazioni ai Play-Off. In questo troviamo De Angelis accomunato a Staibano: entrambi non hanno concepito il pensiero che i “propri” giocatori potessero andare a correre e sognare altrove con indosso maglie diverse. La Serie A nel frattempo si livella e sparpaglia top player un po’ ovunque ed a meno di un mese dall’inizio del campionato per De Angelis il puntellamento della rosa non appare come un “problema da risolvere”.


Motivazioni sì, ma anche consapevolezza dei limiti che hanno portato negli ultimi due anni ad un posizionamento tale da portare alla retrocessione. Come giustamente ricordato da De Angelis in effetti, guardando i percorsi battuti da due Leghe a questa parte ci si accorge come verso la metà dell’anno la squadra si trovi addirittura a veleggiare in zona Play-Off, per poi incartarsi per colpa di mille disattenzioni e defezioni numeriche nel girone di ritorno


“C’è che ormai che ho imparato a sognare...non smetterò”. Senza scomodare mondi canori che non ci appartengono (Ho imparato a sognare, Fiorella Mannoia ndr), dal canto nostro, che una notte a settimana, con cielo limpido diluvio universale abbiam visto giocare Roberto e la sua creatura, non facendo mai mancare l’intervista “ancora a cuore pulsante” dopo il triplice fischio, possiamo dire con certezza che ci sarebbe mancato un bel po’.

Ma non è ancora giunto il momento di dire basta, il sogno dell’FC De Angelis, che potrebbe nel giro di qualche anno costruire un ponte ideale anche per l’esordio del “Piccolo Radja”, continua.

Filippo Di Camillo


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