Un PalaIaia in delirio per un derby senza storia tra Palestrina e Virtus Valmontone. Il tabellone nel finale recita addirittura 100 a 72, con i ragazzi di coach Lulli che dopo quattro giornate rimangono sempre vicini alla vetta e possono continuare a sognare…
Primo tempo - Fin da subito la sfida sembra parlare solo a favore di Palestrina: l’attacco guidato dal capitano Filippo Alessandri con la coppia Barsanti-Duranti terminali offensivi mette subito in difficoltà la difesa virtussina con tagli, penetrazioni ma soprattutto con tentativi da 3 punti che vanno sostanzialmente tutti a segno. Rispetto alla prima uscita stagionale, e unica sconfitta con solo il 14% di realizzazioni da 3, la squadra di coach Lulli dilaga e si porta agevolmente sul +10. Valmontone prova a controbattere come può, affidandosi alla fisicità del capitano Luca Bisconti e alla velocità di Simone Rischia, l’uomo in più della squadra ospite per classe e sacrificio. Ma quando anche il top scorer di Palestrina Njegos Visnjic inizia a vincere quasi tutti i duelli sotto canestro la sfida sembra compromessa.
Secondo tempo - Nel terzo quarto Valmontone cerca di non far scappare i padroni di casa affidandosi anche alle giocate di Semir Mathlouthi che appare comunque troppo confusionario. Più efficaci Innocenzo Ferraro e Dario Scodavolpe che perdono però di lucidità, come tutta la squadra, mano mano che il distacco aumenta. Palestrina infatti non ha neanche un minuto di calo e anche le seconde linee si mettono subito in mostra. Alessandro Paesano e Dario Molinari escono tra gli applausi, anche Bolozan (2 minuti giocati e 1 su 4 ai liberi) ha il merito di sfondare il muro dei 100 punti. Senza dimenticare Gianmarco Rossi, che sfruttando una difesa di Valmontone ormai demolita, sotto canestro fa praticamente ciò che vuole.
100 a 72 è il risultato finale che fa impazzire i tantissimi tifosi accorsi al PalaIaia. E’ una vittoria storica per Palestrina che dovrà però presto riprendersi dalla ‘sbornia’ per dare continuità nella sfida contro Cassino. Per coach Donato Avenia tanti interrogativi a cui dare risposte, primo tra tutti come si fa a perdere un derby di 38 punti dopo aver vinto l’ultimo match di 40. Qualche soluzione andrà trovata prima della sfida a Battipaglia.
Lorenzo Magnanelli
Primo tempo - Fin da subito la sfida sembra parlare solo a favore di Palestrina: l’attacco guidato dal capitano Filippo Alessandri con la coppia Barsanti-Duranti terminali offensivi mette subito in difficoltà la difesa virtussina con tagli, penetrazioni ma soprattutto con tentativi da 3 punti che vanno sostanzialmente tutti a segno. Rispetto alla prima uscita stagionale, e unica sconfitta con solo il 14% di realizzazioni da 3, la squadra di coach Lulli dilaga e si porta agevolmente sul +10. Valmontone prova a controbattere come può, affidandosi alla fisicità del capitano Luca Bisconti e alla velocità di Simone Rischia, l’uomo in più della squadra ospite per classe e sacrificio. Ma quando anche il top scorer di Palestrina Njegos Visnjic inizia a vincere quasi tutti i duelli sotto canestro la sfida sembra compromessa.
Secondo tempo - Nel terzo quarto Valmontone cerca di non far scappare i padroni di casa affidandosi anche alle giocate di Semir Mathlouthi che appare comunque troppo confusionario. Più efficaci Innocenzo Ferraro e Dario Scodavolpe che perdono però di lucidità, come tutta la squadra, mano mano che il distacco aumenta. Palestrina infatti non ha neanche un minuto di calo e anche le seconde linee si mettono subito in mostra. Alessandro Paesano e Dario Molinari escono tra gli applausi, anche Bolozan (2 minuti giocati e 1 su 4 ai liberi) ha il merito di sfondare il muro dei 100 punti. Senza dimenticare Gianmarco Rossi, che sfruttando una difesa di Valmontone ormai demolita, sotto canestro fa praticamente ciò che vuole.
100 a 72 è il risultato finale che fa impazzire i tantissimi tifosi accorsi al PalaIaia. E’ una vittoria storica per Palestrina che dovrà però presto riprendersi dalla ‘sbornia’ per dare continuità nella sfida contro Cassino. Per coach Donato Avenia tanti interrogativi a cui dare risposte, primo tra tutti come si fa a perdere un derby di 38 punti dopo aver vinto l’ultimo match di 40. Qualche soluzione andrà trovata prima della sfida a Battipaglia.
Lorenzo Magnanelli