Dopo la convincente vittoria per 100 a 72 con Valmontone, Palestrina ospita al Pala Iaia un'altra big del girone D: l'ennesimo derby laziale, infatti, è con la Virtus Cassino. Portare a casa i due punti può valere tantissimo soprattutto sul piano mentale, oltre ovviamente a permettere di scalare ulteriormente la classifica.
Primo Tempo - La gara inizia con i padroni di casa in pieno controllo della situazione: Visnjic si fa subito sentire sotto canestro e realizza i suoi primi cinque punti del match in appena 90'' di gara e manda un chiaro segnale ai lunghi avversari. La Virtus risponde con la tripla di capitan Del Testa, ma altre due realizzazioni della Citysightseeing costringono coach Vettese a chiamare minuto sull 10-5. In uscita dal time-out Cassino si trasforma e comincia a segnare con grande continuità grazie al trio Panzini-Cena-Sergio, mentre in difesa abbassa i ritmi e non consente le transizioni a Palestrina, che entra in crisi e subisce un contro-parziale di 12 a 0. Il primo a suonare la carica al Pala Iaia è il veterano Dario Molinari, con la tripla che scuote i suoi: dopo due punti a testa su entrambi i lati del parquet il quarto si chiude sul 15-19. La seconda frazione è sempre molto equilibrata e le due squadre restano quasi sempre ad un solo possesso di distanza. Per la squadra di casa sono Paesano e Fiorucci, usciti dalla panchina, a segnare i primi tre canestri; per la Virtus, invece, ci pensano sempre Panzini e Cena, ben supportati dall'ottimo Petrucci. La partita sale d'intensità e diventa piuttosto fisica, con tutti i giocatori sul parquet che non risparmiano neanche la più piccola goccia di sudore. I due coach chiamano minuto per parlare con i propri ragazzi e chiedere uno strappo prima dell'intervallo, ma le triple di Barsanti e De Ninno mandano le compagini negli spogliatoi in totale parità (38-38).
Secondo Tempo - La ripresa dei giochi è piuttosto sorprendente perché l'equilibrio che fino a quel momento aveva regnato sovrano al Pala Iaia viene stravolto completamente. Una giocata in particolare cambia l'inerzia del match, ed è davvero inaspettata. Su un canestro di Duranti in semi-transizione, Visnjic si fa male per prendere posizione sotto canestro e esce dolorante per un problema al ginocchio (il numero 89 non rientrerà più nella partita). Invece di subire il contraccolpo psicologico, però, i ragazzi di coach Lulli si compattano ulteriormente e iniziano a dominare in tutti i fondamentali: Gianmarco Rossi entra in partita e comincia a segnare da ogni posizione, Barsanti realizza due triple consecutive nella bolgia del palazzetto e la panchina ospite è costretta chiamare minuto. Questa volta non arriva la risposta immediata di Cassino, che è costretta a far sedere Sergio per il quarto fallo personale e chiude il periodo sotto di quindici lunghezze (64-49). Gli ultimi 10' di gara, ancora una volta, regalano la girandola di emozioni che non ti aspetti. Del Testa e compagni, infatti, non si perdono d'animo e mettono sul parquet lo stesso spirito mostrato nei primi minuti di partita, quando era arrivato il parziale di 0-12: Carrizo, De Ninno e Sergio fanno 3/3 dalla lunga distanza e costringono Lulli a chiamare minuto. I suoi ragazzi, però, sembrano svuotati sul piano mentale e fisico e non riescono più ad esprimersi come vorrebbero. L'unico giocatore ad avere ancora la gusta lucidità è Rossi: il numero 8 si carica sulle spalle tutta la squadra e segna tre canestri consecutivi, ma dall'altra parte Del Testa segna prima una tripla, poi fa 4/4 dalla lunetta dopo un antisportivo chiamato ad Alessandri. Ad un minuto dalla fine il punteggio è sul 71-70 e la tensione è altissima: su una giocata non perfetta di Palestrina, la palla arriva sotto canestro a Paesano, che con grande freddezza riporta i suoi sul +3. La Virtus vorrebbe rientrare ma la troppa foga porta Carrizo e Cena a perdere i due palloni più importanti della gara, complici due grandi difese interne. Finisce 78 a 73.
Gran vittoria per Palestrina che bissa quanto fatto con Valmontone, anche se con proporzioni diverse, e vince la sua quarta partita di fila. Cassino torna a casa a mani vuote, collezionando la terza sconfitta stagionale.
Fabio Bartolini
Primo Tempo - La gara inizia con i padroni di casa in pieno controllo della situazione: Visnjic si fa subito sentire sotto canestro e realizza i suoi primi cinque punti del match in appena 90'' di gara e manda un chiaro segnale ai lunghi avversari. La Virtus risponde con la tripla di capitan Del Testa, ma altre due realizzazioni della Citysightseeing costringono coach Vettese a chiamare minuto sull 10-5. In uscita dal time-out Cassino si trasforma e comincia a segnare con grande continuità grazie al trio Panzini-Cena-Sergio, mentre in difesa abbassa i ritmi e non consente le transizioni a Palestrina, che entra in crisi e subisce un contro-parziale di 12 a 0. Il primo a suonare la carica al Pala Iaia è il veterano Dario Molinari, con la tripla che scuote i suoi: dopo due punti a testa su entrambi i lati del parquet il quarto si chiude sul 15-19. La seconda frazione è sempre molto equilibrata e le due squadre restano quasi sempre ad un solo possesso di distanza. Per la squadra di casa sono Paesano e Fiorucci, usciti dalla panchina, a segnare i primi tre canestri; per la Virtus, invece, ci pensano sempre Panzini e Cena, ben supportati dall'ottimo Petrucci. La partita sale d'intensità e diventa piuttosto fisica, con tutti i giocatori sul parquet che non risparmiano neanche la più piccola goccia di sudore. I due coach chiamano minuto per parlare con i propri ragazzi e chiedere uno strappo prima dell'intervallo, ma le triple di Barsanti e De Ninno mandano le compagini negli spogliatoi in totale parità (38-38).
Secondo Tempo - La ripresa dei giochi è piuttosto sorprendente perché l'equilibrio che fino a quel momento aveva regnato sovrano al Pala Iaia viene stravolto completamente. Una giocata in particolare cambia l'inerzia del match, ed è davvero inaspettata. Su un canestro di Duranti in semi-transizione, Visnjic si fa male per prendere posizione sotto canestro e esce dolorante per un problema al ginocchio (il numero 89 non rientrerà più nella partita). Invece di subire il contraccolpo psicologico, però, i ragazzi di coach Lulli si compattano ulteriormente e iniziano a dominare in tutti i fondamentali: Gianmarco Rossi entra in partita e comincia a segnare da ogni posizione, Barsanti realizza due triple consecutive nella bolgia del palazzetto e la panchina ospite è costretta chiamare minuto. Questa volta non arriva la risposta immediata di Cassino, che è costretta a far sedere Sergio per il quarto fallo personale e chiude il periodo sotto di quindici lunghezze (64-49). Gli ultimi 10' di gara, ancora una volta, regalano la girandola di emozioni che non ti aspetti. Del Testa e compagni, infatti, non si perdono d'animo e mettono sul parquet lo stesso spirito mostrato nei primi minuti di partita, quando era arrivato il parziale di 0-12: Carrizo, De Ninno e Sergio fanno 3/3 dalla lunga distanza e costringono Lulli a chiamare minuto. I suoi ragazzi, però, sembrano svuotati sul piano mentale e fisico e non riescono più ad esprimersi come vorrebbero. L'unico giocatore ad avere ancora la gusta lucidità è Rossi: il numero 8 si carica sulle spalle tutta la squadra e segna tre canestri consecutivi, ma dall'altra parte Del Testa segna prima una tripla, poi fa 4/4 dalla lunetta dopo un antisportivo chiamato ad Alessandri. Ad un minuto dalla fine il punteggio è sul 71-70 e la tensione è altissima: su una giocata non perfetta di Palestrina, la palla arriva sotto canestro a Paesano, che con grande freddezza riporta i suoi sul +3. La Virtus vorrebbe rientrare ma la troppa foga porta Carrizo e Cena a perdere i due palloni più importanti della gara, complici due grandi difese interne. Finisce 78 a 73.
Gran vittoria per Palestrina che bissa quanto fatto con Valmontone, anche se con proporzioni diverse, e vince la sua quarta partita di fila. Cassino torna a casa a mani vuote, collezionando la terza sconfitta stagionale.
Fabio Bartolini
