Al Pala Bianchini di Latina va in scena una delle partite più attese del turno: i padroni di casa della Benacquista Assicurazioni affrontano la Givova Scafati e il talento sul parquet non manca di certo. Per i ragazzi di coach Gramenzi si tratta della terza partita in otto giorni; gli ospiti cercano i due punti per restare nella parte più nobile della graduatoria.
Primo Tempo - L'avvio sorride a Pastore e compagni, che iniziano la partita imponendo la propria pallacanestro e giocando con una facilità davvero disarmante. Dopo neanche tre minuti dall'inizio della gara Latina scappa sul +9 (11-2) grazie a tre triple consecutive firmate da Raymond, Di Ianni e Saccaggi e l'inerzia resta ben salda nelle mani dei laziali. Scafati prova subito a reagire, ma l'uscita per falli di Miles dopo pochi possessi cambia radicalmente l'approccio delle azioni offensive e il quintetto scelto da coach Perdichizzi va in crisi. In difesa nessuno riesce a tenere Hairston, dominante all'interno dell'area, mentre in attacco la troppa fretta di rientrare gioca brutti scherzi a Santiangeli e Spizzichini. Dopo i primi 10' di gara i padroni di casa conducono per 23-11. L'inizio della seconda frazione è lo specchio del primo quarto, con i ragazzi di coach Gramenzi che continuano a giocare una pallacanestro stellare: in difesa le maglie si stringono di continuo, arrivano raddoppi e scivolamenti perfetti da ogni lato e spesso la zona si alterna alla pressione sul portatore di palla. Nei possessi offensivi sono ancora Hairston e un ispiratissimo Laganà a scavare il primo vero solco tra le due compagini: a metà periodo, infatti, la Benacquista scappa sul +20 (34-14). A quel punto Perdichizzi chiama minuto e cambia praticamente tutto: inserisce nuovamente Miles e chiede ai suoi di attaccare di più il canestro, ottenendo ottimi risultati. Latina raggiunge il bonus e manda spesso in lunetta gli ospiti, che sono bravi a non uscire anzitempo dalla partita. All'intervallo lungo il tabellone luminoso si aggiorna sul 44-31.
Secondo Tempo - Il terzo quarto è probabilmente quello che cambia la partita, e i meriti sono tutti di Crow e compagnia. Trascorsi due minuti dal rientro dagli spogliatoi, Allodi e Raymond raggiungono tre falli personali e sono costretti a sedersi in panchina. Il quintetto di Gramenzi si abbassa drasticamente e perde di fisicità, consentendo a Miles e soprattutto a Sherrod di iniziare una nuova partita: il duo americano fa impazzire i giocatori di Latina, con canestri a ripetizione dall'area e dal pitturato. La panchina di casa è costretta a chiamare minuto per due volte, ma l'inerzia resta favorevole a Scafati: l'unico che riesce a segnare è Laganà, mentre Hairston (16 punti nel primo tempo) non riesce più ad incidere come nei primi 20' di gara. Il parziale dei campani non si ferma e all'alba dell'ultimo quarto il punteggio è sul 61-57. Con solo quattro punti tra le due formazioni, la tensione sul parquet aumenta e i ritmi tornano a calare. Entrambe le squadre crollano con le percentuali e, dopo appena 4', raggiungono il bonus di falli. Il finale punto a punto sembra premiare Scafati che, dopo aver impattato a quota 64, mette la testa avanti con la coppia Sherrod-Romeo e l'impresa appare dietro l'angolo. Gramenzi chiama ancora una volta time-out e i suoi ragazzi rientrano sul parquet più carichi che mai: prima ci pensa Saccaggi a firmare cinque punti consecutivi che riportano i suoi sul -2, poi arriva il miracolo di Laganà. Con quattro secondi da giocare, Pastore trova il numero 9 dalla rimessa e il Pala Bianchini esplode di gioia: da circa nove metri, infatti, il giocatore di Latina segna una tripla perfetta e chiude di fatto i conti. Con due secondi rimasti, gli ospiti non riescono a creare un tiro pulito e escono sconfitti: finisce 74-73.
Apoteosi incredibile per Latina, che dopo aver dilapidato un vantaggio di venti punti riesce a portare a casa una vittoria fondamentale proprio allo scadere. I laziali salgono a quota otto, mentre Scafati resta ferma a dieci.
Fabio Bartolini
Primo Tempo - L'avvio sorride a Pastore e compagni, che iniziano la partita imponendo la propria pallacanestro e giocando con una facilità davvero disarmante. Dopo neanche tre minuti dall'inizio della gara Latina scappa sul +9 (11-2) grazie a tre triple consecutive firmate da Raymond, Di Ianni e Saccaggi e l'inerzia resta ben salda nelle mani dei laziali. Scafati prova subito a reagire, ma l'uscita per falli di Miles dopo pochi possessi cambia radicalmente l'approccio delle azioni offensive e il quintetto scelto da coach Perdichizzi va in crisi. In difesa nessuno riesce a tenere Hairston, dominante all'interno dell'area, mentre in attacco la troppa fretta di rientrare gioca brutti scherzi a Santiangeli e Spizzichini. Dopo i primi 10' di gara i padroni di casa conducono per 23-11. L'inizio della seconda frazione è lo specchio del primo quarto, con i ragazzi di coach Gramenzi che continuano a giocare una pallacanestro stellare: in difesa le maglie si stringono di continuo, arrivano raddoppi e scivolamenti perfetti da ogni lato e spesso la zona si alterna alla pressione sul portatore di palla. Nei possessi offensivi sono ancora Hairston e un ispiratissimo Laganà a scavare il primo vero solco tra le due compagini: a metà periodo, infatti, la Benacquista scappa sul +20 (34-14). A quel punto Perdichizzi chiama minuto e cambia praticamente tutto: inserisce nuovamente Miles e chiede ai suoi di attaccare di più il canestro, ottenendo ottimi risultati. Latina raggiunge il bonus e manda spesso in lunetta gli ospiti, che sono bravi a non uscire anzitempo dalla partita. All'intervallo lungo il tabellone luminoso si aggiorna sul 44-31.
Secondo Tempo - Il terzo quarto è probabilmente quello che cambia la partita, e i meriti sono tutti di Crow e compagnia. Trascorsi due minuti dal rientro dagli spogliatoi, Allodi e Raymond raggiungono tre falli personali e sono costretti a sedersi in panchina. Il quintetto di Gramenzi si abbassa drasticamente e perde di fisicità, consentendo a Miles e soprattutto a Sherrod di iniziare una nuova partita: il duo americano fa impazzire i giocatori di Latina, con canestri a ripetizione dall'area e dal pitturato. La panchina di casa è costretta a chiamare minuto per due volte, ma l'inerzia resta favorevole a Scafati: l'unico che riesce a segnare è Laganà, mentre Hairston (16 punti nel primo tempo) non riesce più ad incidere come nei primi 20' di gara. Il parziale dei campani non si ferma e all'alba dell'ultimo quarto il punteggio è sul 61-57. Con solo quattro punti tra le due formazioni, la tensione sul parquet aumenta e i ritmi tornano a calare. Entrambe le squadre crollano con le percentuali e, dopo appena 4', raggiungono il bonus di falli. Il finale punto a punto sembra premiare Scafati che, dopo aver impattato a quota 64, mette la testa avanti con la coppia Sherrod-Romeo e l'impresa appare dietro l'angolo. Gramenzi chiama ancora una volta time-out e i suoi ragazzi rientrano sul parquet più carichi che mai: prima ci pensa Saccaggi a firmare cinque punti consecutivi che riportano i suoi sul -2, poi arriva il miracolo di Laganà. Con quattro secondi da giocare, Pastore trova il numero 9 dalla rimessa e il Pala Bianchini esplode di gioia: da circa nove metri, infatti, il giocatore di Latina segna una tripla perfetta e chiude di fatto i conti. Con due secondi rimasti, gli ospiti non riescono a creare un tiro pulito e escono sconfitti: finisce 74-73.
Apoteosi incredibile per Latina, che dopo aver dilapidato un vantaggio di venti punti riesce a portare a casa una vittoria fondamentale proprio allo scadere. I laziali salgono a quota otto, mentre Scafati resta ferma a dieci.
Fabio Bartolini
