Si conoscono e si ammirano, non perdono mai occasione per farsi i complimenti. D’Amora e Benedetti conoscono l’uno i segreti dell’altro e quando sono l’uno contro l’altro la sfida si gioca sull’errore marginale. Che in questo round è della Lazio che ha permesso a Flavio Campanella di spaziare sul fronte d’attacco e decidere il match con il tuo tiro. Nessun errore per Daniele D’Eugenio: monumentale la sua prestazione.
DUE MURAGLIE – Due momenti opposti per Peperino e Lazio: mister D’Amora deve ritrovare la vittoria che manca da quattro turni e cercare di dimenticare la sfortunata trasferta in casa del Bar Cristal. Il primo tempo non è esaltante per chi lo guarda, mentre dalle panchine i due condottieri guidano le loro squadre evitando il minimo errore. Monumentali le due difese: Perelli e D’Astolfoda una parte, Crisafulli e Gimelli dall’altra. Gli attacchi risentono un po’ delle assenze di peso, Ascione per i padroni di casa e Mariani per i biancocelesti e costruiscono poco, specialmente nel primo tempo, anche perché i due portieri quando vengono chiamati in causa rispondono presente.
UNA TORRE – In una guerra, anche quando è di posizione, ogni tanto i soldati riescono a fare breccia. La Lazio ha avuto in particolare diverse occasioni da calcio d’angolo con Severini, Gimelli e De Dominicis, neutralizzate tutte da Daniele D’Eugenio, che nel time out precedente era stato a lungo a colloquio con mister D’Amora che gli aveva detto di prendere in mano la squadra ed ergersi a protagonista. Detto fatto, l’estremo difensore del Peperino ha salvato il risultato in tre occasioni sul finale di primo tempo e all’inizio del secondo. La ‘dura legge del calcio’ ha fatto il resto, perché poi Flavio Campanella ha segnato l’1 a 0, necessario e sufficiente per i tre punti.
CLASSIFICA CORTA – Dopo lo ‘scherzetto’ alla Roma nel derby, la Lazio subisce una sconfitta che non complica troppo i piani dei biancocelesti che rimangono al terzo posto solitario. Terzo posto a cui si riavvicina il Peperino che torna alla vittoria dopo quattro turni complicati. Dallo scontro diretto emerge comunque che le due compagini sono in salute, in attesa poi che con la maglia biancoceleste ‘a 8’ faccia il suo esordio un rinforzo di lusso come César, che in Serie A di calcio a 11 con la Lazio ha collezionato 86 presenze e 13 gol.
TOP PLAYER – DANIELE D’EUGENIO Per il suo mister il miglior portiere della Lega, almeno in prospettiva. I margini ci sono tutti: D’Eugenio è stato chiamato da D’Amora a prendersi in mano la squadra e questo è quello che ha fatto il numero 22 del Peperino. Prima una serie di parate decisive da calcio d’angolo, poi una presenza sempre più forte per neutralizzare ed anticipare i neoentrati Baldassare e Sammarco. Il risultato di 1 a 0 ci parla di una partita dominata dalle due difese: D’Eugenio è sicuramente l’uomo che è svettato di più.
Lorenzo Magnanelli
