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La partita di ieri sera ha agito da ago della bilancia, per determinare se il periodo recente che ha accompagnato Ad Maiora e Goldbet sia stato positivo o meno. Scontro che vedeva i blucerchiati uscire da una striscia di 6 giornate senza mai vincere. Sei lunghe giornate, che avevano pian piano divelto il castello che la dirigenza aveva innalzato in aria. L’ultima sconfitta, il pesante poker calato sul manto verde dal Tormarancia, aveva addirittura fatto montare lo spettro della zona salvezza, che, al 29 di Gennaio, distava appena 5 punti. A scacciare i cattivi presagi, come un acchiappamosche in estate nei confronti di qualsiasi entità fornita di ali ronzanti, ci aveva pensato Ruggiero Ammassari. Il Pallone d’Oro 2016/2017, uno dei tanti colpi del mercato, aveva rimesso in carreggiata i suoi. Non da meglio, di certo, il cammino che aveva portato l’Ad Maiora alla sfida del 12 Febbraio. Un ritratto ermetico, caratterizzato da un chiaroscuro da far invidia al Caravaggio. Nelle ultime gare erano arrivate due sconfitte, un pari e una vittoria, ossia un punto in più di quanto racimolato nelle prime 8 giornate. A rendere tutto più viscoso il fatto che la vittoria fosse stata frutto di un risultato deciso a tavolino e la goleada subita dal Cotton. A sciogliere dunque ogni dubbio il 4-3 finale, che sancisce la guarigione dell’Ad Maiora e la ricaduta cronica della Goldbet.
RUGGIERO DEI TIMIDI – Ruggiero dei timidi è un cantante di un complesso, formato da musicisti talmente timidi da non presentarsi mai sul palco insieme a lui. Il che ci ha ricorda in parte quanto accaduto ieri sera, inesistenti e impalpabili, tranne qualche spunto personale di Tubani e Roversi, sino all’entrata di Ammassari. Che il Pallone d’Oro fosse una pedina importante per la squadra era cosa assodata, ma che addirittura diventasse un tassello imprescindibile, con i tanti calciatori a disposizione di Carboni, nessuno se lo sarebbe aspettato. Ci teniamo a ribadirlo: non è nostra intenzione mettere in dubbio il valore del numero 8, piuttosto quella di sottolineare l’alta qualità della rosa costruita da Cencetti. Eppure nelle ultime settimane, quando la formazione non presenta in campo il suo jolly fatica a carburare. Per avere un esempio lampante di quanto scritto, basterebbe sovrapporre le due frazioni di gioco dell’incontro disputato a Via di Centocelle: il primo tempo si è concluso 4-1per i padroni di casa, mentre il secondo 0-2 in favore degli ospiti. Resta il fatto che il punteggio si riferisce all’intera gara, motivo per cui la Goldbet dovrà ritrovare le giuste motivazioni o schierare Ammassari per tutti e 50 i minuti.
UBI AD MAIORA MINOR CESSAT – Contro questa Ad Maiora non ci si possono permettere distrazioni o incertezze, gli uomini di Basso Bondini hanno dimostrato di saper sfruttare al meglio i punti deboli degli avversari. Lesti nella transizione, Restivo, Tolli, Giulitti e Quadraccia sanno mettere in difficoltà qualsiasi difesa. È proprio questa la forza dei biancorossi, saper aspettare il momento giusto per prendere in controtempo gli avversari. Oltre a ciò il club dell’Atletico 2000 è apparso più maturo ed esperto, sapendo soffrire la furia del tema di Sport City.
Tanta sofferenza aumenta il piacere della vittoria, che consente di scavalcare il Cottini ed andare ad insidiare proprio la Goldbet C8, che si trova ad appena 5 punti, con una partita giocata in meno. Continua l’epopea della banda di Cortesi, che assume sempre più le fattezze di un team da temere con un attacca difficile da tenere.
Emiliano Pirri