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L’accesso alle semifinali e la sfida con il Multietna: questa la posta in palio al circolo SportCity per la sfida di Coppa Italia Serie B tra ITSD e Sanitaria Minicucci. Solo tre posizioni distanziano le due squadre in campionato: garanzia di un incontro alla pari, con lo spauracchio dell’eliminazione diretta.
FUGHE E INSEGUIMENTI – Avvio divertente per l’ultimo incontro serale, con le maglie giallonere della Sanitaria che tentano a più riprese di trovare varchi, e l’ITSD che risponde con assalti prevalentemente dalla distanza, evitando il confronto fisico in area ed affidandosi alle capacità balistiche dei suoi interpreti. Il risultato è una partita di tennis nel primo tempo, con la Sanitaria che va avanti in due occasioni con Aureli e l’ottimo Leoni, e l’ITSD che risponde con le sassate di La Rosa e Periscone. Al riposo si va sul 2-2, con tutto ancora da valutare.
FIAMMATE LA ROSA – Pur illuminandosi a tratti, il numero 11 dell’ITSD è il mattatore eletto della gara. Già autore del primo gol, si prende sulle spalle la squadra andandosi a cercare e trovare altre due reti funamboliche, tra dribbling dalla sinistra e conclusioni chilometriche, scardinando da solo l’altrimenti ottima difesa degli avversari (bene Ceccarini e Di Menna). I compagni lo sanno, lo cercano, si appoggiano a lui e a Schiavoni. La Sanitaria reagisce con la rete su schema di Di Micco. Ma l’inerzia del primo tempo si è ormai capovolta.
LIBERAZIONE ITSD – Dieci minuti finali relativamente sereni per l’ITSD, che ormai avanti al termine di una gara estremamente dispendiosa lasciano girar palla ad una Sanitaria ormai incapace di vedere la porta, complice anche la stanchezza dei suoi uomini davanti. Le maglie azzurre si chiudono e lasciano il solo numero undici lì davanti a raccogliere i pochi lanci. Poi anche La Rosa si fa male ed esce. Il match si chiude su sé stesso, e al triplice fischio la liberazione è totale. ITSD in semifinale.
MIGLIORE IN CAMPO – LA ROSA | In mancanza di un bomber vero, l’ITSD si affida all’ispiratissimo numero undici per farne le veci. La Rosa è immarcabile, dialoga a distanza con Schiavone, trova spazi e si va a prendere reti in azione solitaria e da fuori. Trascinatore.
Saverio Felici
