A pochi passi dal Santuario della Fortuna Primigenia che domina dall’alto e al cui cospetto, da sempre si annidano desideri e speranze, quest’ultime colorano un Pala Iaia tutto esaurito. L’emozione sui volti è spesso tradita dalle mani quelle che non devono tremare. Non ai playoff. Semifinale di Serie B Girone C, Gara 2. Palestrina contro Stella Azzurra.
Primo tempo - Primi minuti che scorrono sotto il segno dell’intensità, fisica quanto emotiva con contatti al limite del regolamento. Squadre incastonate sul sottile gioco del punto a punto, con la Stella Azzurra mai stanca di rispondere per le rime ad una Palestrina estremamente attiva e propositiva. La paura non abita nel quartiere di Rossi, che tira da qualunque zona del campo con altissime percentuali realizzative. Gran battaglia anche nel pitturato, dove i lunghi di entrambe le ciurme si danno da fare con tagliafuori e rimbalzi atti a garantire possessi aggiuntivi. A mettere la testa avanti sono però i padroni di casa, veloci nell’esecuzione di un accurato meccanismo a fisarmonica che costringe la difesa disegnata da Coach D’arcangeli a letture complicate. Si vola negli spogliatoi sul 43-33.
Secondo tempo - Il ritorno in campo degli stellini è incandescente. Bayehe è il primo neroazzurro a superare la doppia cifra, ma non basta a frenare l’anima cannibale di Paesano, indomabile nei pressi della lunetta. Rossi continua a tirare quello che può, rischiando in numerose occasioni di nuocere più che allietare. Si rimane a distanze invariate: Palestrina avanti, di contro una Stella Azzurra sempre in partita. Gli ultimi dieci giri di lancetta presentano lo spettro di Gara 1, in quanto gli arancioverdi regalano possessi che Rodriguez e Donadio trasformano spesso in oro. Ancora un parziale negativo nell’ultimo quarto ed è dunque tempo dell’inesorabile rimonta, scavata con pazienza. Ci pensa ancora Rossi a riportare avanti i suoi, prima di inaugurare il ballo dell’ultimo minuto, intervallato da falli strategici e schemi pitturati sulla lavagnetta tattica dei due Coach. A spuntarla alla fine è Lulli, che pesca ance la tripla finale di Visnjic, che esulta imbracciando una mitragliatrice e colpisce in maniera grave le ambizioni avversarie. 80-75 ed è 2 a 0, valigie in macchina e appuntamento a sabato.
Succede di tutto e ne guadagna lo spettacolo. Vince Palestrina, che ancora una volta paga dazio agli avversari nell’ultimo quarto. Stavolta non basta l’orgoglio ai ragazzi i D’Arcangeli, che sfiorano ancora una volta l’impresa. Per chiudere gara 3, a Palestrina servirà qualcosa in più.
Simone Canini
Primo tempo - Primi minuti che scorrono sotto il segno dell’intensità, fisica quanto emotiva con contatti al limite del regolamento. Squadre incastonate sul sottile gioco del punto a punto, con la Stella Azzurra mai stanca di rispondere per le rime ad una Palestrina estremamente attiva e propositiva. La paura non abita nel quartiere di Rossi, che tira da qualunque zona del campo con altissime percentuali realizzative. Gran battaglia anche nel pitturato, dove i lunghi di entrambe le ciurme si danno da fare con tagliafuori e rimbalzi atti a garantire possessi aggiuntivi. A mettere la testa avanti sono però i padroni di casa, veloci nell’esecuzione di un accurato meccanismo a fisarmonica che costringe la difesa disegnata da Coach D’arcangeli a letture complicate. Si vola negli spogliatoi sul 43-33.
Secondo tempo - Il ritorno in campo degli stellini è incandescente. Bayehe è il primo neroazzurro a superare la doppia cifra, ma non basta a frenare l’anima cannibale di Paesano, indomabile nei pressi della lunetta. Rossi continua a tirare quello che può, rischiando in numerose occasioni di nuocere più che allietare. Si rimane a distanze invariate: Palestrina avanti, di contro una Stella Azzurra sempre in partita. Gli ultimi dieci giri di lancetta presentano lo spettro di Gara 1, in quanto gli arancioverdi regalano possessi che Rodriguez e Donadio trasformano spesso in oro. Ancora un parziale negativo nell’ultimo quarto ed è dunque tempo dell’inesorabile rimonta, scavata con pazienza. Ci pensa ancora Rossi a riportare avanti i suoi, prima di inaugurare il ballo dell’ultimo minuto, intervallato da falli strategici e schemi pitturati sulla lavagnetta tattica dei due Coach. A spuntarla alla fine è Lulli, che pesca ance la tripla finale di Visnjic, che esulta imbracciando una mitragliatrice e colpisce in maniera grave le ambizioni avversarie. 80-75 ed è 2 a 0, valigie in macchina e appuntamento a sabato.
Succede di tutto e ne guadagna lo spettacolo. Vince Palestrina, che ancora una volta paga dazio agli avversari nell’ultimo quarto. Stavolta non basta l’orgoglio ai ragazzi i D’Arcangeli, che sfiorano ancora una volta l’impresa. Per chiudere gara 3, a Palestrina servirà qualcosa in più.
Simone Canini