Un match con i due portieri, Molon e Travaglini, protagonisti di parate impossibili. D’Amora nel secondo tempo rivoluziona tutto l’attacco e i suoi realizzano due gol pesantissimi per il ritorno di lunedì a Sport City. Al Bacci serviranno più idee davanti…
PARTITA A SCACCHI – Fin dall’inizio emerge come i due allenatori abbiano preparato il match nel modo migliore. I padroni di casa cercano di sfruttare l’esperienza e la fisicità dei loro migliori uomini, con l’ossatura centrale della squadra Mazzesi-Eusepi-Moretti a tentare fin da subito di dominare il campo e la coppia Ferretti-Trincia a spingere sulle fasce. D’Amora sceglie invece di schierare come perno d’attacco Moreno Barani, per cercare fin da subito di logorare la difesa avversaria che inizia a scricchiolare sui movimenti di Muratore e le galoppate di Cutrupi. Luciano Molon è comunque sempre presente: vola, anticipa e riesce a salvare anche da terra.
LA RIVOLUZIONE – Con un paio di occasioni clamorose all’attivo, D’Amora comunque nel secondo tempo sceglie di cambiare volto alla sua squadra rafforzando le fasce: Campanella-Fè da una parte, Alongi-Anastasio dall’altra, con Daniel Rossi come punta centrale più ‘leggera’. La squadra è un po’ più scoperta e il Bacci riesce a costruire azioni da gol approfittando di un Ferretti scatenato in fase offensiva: anche Travaglini però decide di essere un protagonista assoluto del match e nega la gioia della rete ai padroni di casa. Gioia che invece gli ospiti trovano grazie ad un’invenzione di Anastasio, che riceve palla al vertice dell’area e invece che allargarsi e crossare semplicemente la piazza all’incrocio dei pali. Il secondo pesantissimo gol arriva invece grazie all’entrata in campo di Ascione, che galoppa per tutto il campo e invita Molon a respingere una palla che poi Daniel Rossi è bravo a deviare in rete.
VERSO IL RITORNO – Sotto 2 a 0, per il Bacci la componente psicologica si è fatta sentire e i ragazzi di Loy hanno creato poco. Va detto che per tutto il match il Bacci ha sfruttato molto la fisicità dei suoi uomini d’attacco ma ha costruito poco gioco, complice un Andrea Eusepiperennemente marcato a uomo. Per il ritorno sarà necessario inventarsi qualcosa di più per scardinare una difesa che è apparsa molto solida, al solito magistralmente guidata da Luca D’Astolfo. Per il Peperino solo risvolti positivi: oltre ai buoni segnali arrivati dal gioco, D’Amorasa di avere una panchina capace di dare un’altra faccia alla squadra.
MIGLIORE IN CAMPO | FLAVIO COLASANTI – È il sostituto di Simone o Simone è il suo sostituto? In ogni caso D’Amora può contare su registi precisi, che tramano il gioco e vanno anche alla conclusione con coraggio. Al numero 8 per levarsi la soddisfazione del gol, è mancata solo un po’ di precisione (o di fortuna, dipende dai punti di vista). In ogni caso Colasanti si è comportato da direttore d’orchestra e ha saputo evolversi assieme alla sua squadra: nel primo tempo quasi di sostegno alle punte, nel secondo il perno da una fascia all’altra. In più ottimo anche in copertura, considerando che il suo avversario principale, Eusepi, ha avuto molto spesso difficoltà a trovare spazi.
Lorenzo Magnanelli
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