Un secondo, di solito, nel calcio, non cambia la storia. Non è il caso della Finale Scudetto disputatasi tra Lazio Calcio a 8 e Cotton Club, dove i biancocelesti riescono dove tutti, fino a quel momento, avevano fallito.
COTTON RABBERCIATO – Dopo aver messo in bacheca la quarta Regular Season consecutiva, il Cotton Club pensava forse di poter portare a casa l’intera posta Scudetto senza mettere in campo tutta la propria forza, unita ad un indiscutibile tasso tecnico, ma così non è stato. Presentarsi in nove, con un Forcina a mezzo servizio causa gesso tolto dalla caviglia la notte precedente, non è servito per aver ragione di una Lazio Calcio a 8 solida, ben allenata e più cinica nello sfruttare a proprio favore il momento propizio all’interno della gara.
LAZIO IN FORMA TRICOLORE – Fa impressione vedere la grandissima quantità di raddoppi, chiusure, scalate, sovrapposizioni e quant’altro che i ragazzi di Alessandro Benedetti sono in grado di compiere nell’arco dei 50’. Si perde il conto ed il novero di ruoli e compiti assegnati, tale è la garra messa dentro da Pentassuglia e compagni sia prima del vantaggio di De Dominicis che dopo la magnifica rete del “10” biancoceleste.
DUE PESI MASSIMI – I protagonisti del match, da un lato e dall’altro, sono capitan Alessandro Zamperini e Cristiano Gimelli. I due piloni difensivi, straordinari in fase difensiva e (il primo, ndr) portentosi quando si portano avanti per offendere, sono semplicemente perfetti nelle loro due fasi. Zamperini in particolare, con la squadra in svantaggio, prima nel punteggio poi numerico, si fa in quattro uscendo stremato alla fine della contesa dal campo.
DA 10 A 10 – L’anno scorso era stata la rovesciata di Artistico a far perdere partita e testa alla Pisana Calcio a 8, che abbandonò il campo una manciata di minuti dopo la meraviglia in acrobazia del simbolo del Cotton Club, che invece l’altra sera sembrava, seppur molto determinato, molto meno pericoloso delle altre occasioni. Il “10” che si prende la scena è Matteo De Dominicis, che mette il sigillo su partita e campionato, dimostrando quanto sia stata buona la scelta di farlo esordire in corso d’opera durante il torneo. Ragguardevole nel derby di ritorno contro la Roma Calcio a 8 Green Club che aveva qualificato la Lazio alla finale, semplicemente incommentabile con la rete in girata volante che si infila all’incrocio dei pali a Santarelli incolpevolmente battuto.
LA CRONACA – Il resto della gara, col Cotton che crea nel complesso più della Lazio ma difetta in precisione e lucidità di fronte a De Bernardo, potrebbe recriminare per un calcio di rigore non concesso per trattenuta di Gimelli su Forcina, ma la reazione alla conseguente espulsione da parte di Buzzi per proteste, rende tutto, purtroppo, vergognosamente censurabile. Al vantaggio biancoceleste c’era stata la reazione del Cotton, che complice il “braccino” della Lazio e la – probabile – minor abitudine a giocare Finali, avrebbe probabilmente consentito alla lunga che i Campioni d’Italia giungessero prima o poi al pari. Il rosso a Forcina chiude tutto e regala negli ultimi minuti solo qualche sussulto, di marca laziale, per il possibile 2-0. Terminerà così, con la vittoria di misura di quelli del Presidente Liguori che, nell’apoteosi dei tanti tifosi giunti a SportCity per l’appuntamento, se ne vanno dalla Lega Calcio a 8 col titolo di Campioni d’Italia indosso, Scudetto compreso.
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