Sul campo centrale del Dabliu Eur va in scena l’ultimo atto dell’Europa League (Io Cup). Dopo aver spazzato via Havana e T.d.c. Japan e Atletico Ma Non Troppo si ritrovano in finale.
TATTICA PERFETTA - Le due squadre quasi si annullano. Se non fosse per le due reti messe a segno (una per parte) che evitano uno zero a zero (già strano di per se in una partita di calcio a 5) avremmo potuto considerare (almeno stando al pensiero di Liedholm) la partita perfetta. In realtà non si commette nessun peccato anche a considerarla tale anche se il risultato nei 50 minuti si è bloccato sull’ uno a uno. Squadre compatte e disposte benissimo in campo, speculari e che sapevano chiudersi a meraviglia spegnendo ogni iniziativa avversaria. Si è andati avanti così fino alla fine, ad eccezione dei minuti susseguenti i gol nei quali il momento di euforia aveva portato a spingere con maggiore convinzione.
MALEDIZIONE DAL DISCHETTO - La differenza sostanziale di una sfida che fosse avvenuta nel girone avrebbe rappresentato il più giusto dei pareggi, si è vista ai calci di rigore. Avrebbe dovuto intuire già qualcosa in merito quando ancora nei tempi regolamentari Galassetti (dopo aver trovato il gol del vantaggio) stampava contro il palo il tiro dal dischetto che avrebbe potuto decretare la vittoria di marca Atletico prima dei fatidici tre penalty extra time. Dal dischetto sarà 3-2 per il Japan, con le impeccabili conclusioni dei ragazzi in blu e l’errore di Roscioli al secondo tentativo. Errore che vale una coppa… quella che il Japan da stasera potrà ammirare nella sua bacheca.
Marco Zinghini