Al Comunale Celso Perugini di Soriano nel Cimino la pioggia bagna il battesimo casalingo della Sorianese, vincitrice all’esordio stagionale sul campo della Robur Tevere. Di fronte una Virtus Acquapendente desiderosa di riprendersi la categoria scivolata ai playoff e il cui unico punto raccolto in casa non può bastare. Incontro valevole per la seconda giornata della seconda categoria laziale, Girone A.
PRIMO TEMPO – Schemi speculari ma atteggiamento differente nei primi minuti, con la Virtus che schiaccia la propria squadra tenendo la difesa ai limiti del centrocampo creando qualche occasione. La pressione arriva però troppo isolata e non di reparto, consentendo ai centrali difensivi della Sorianese di scambiare spesso il pallone in orizzontale chiudendo il triangolo con i due centrocampisti che a turno si abbassano per recitare il ruolo del vertice basso. Con il passare dei minuti il possesso si fa pungente, grazie ai lanci lunghi che dalla retroguardia trovano buchi in quella avversaria. C’è bisogno del miracolo di Palla ad evitare il vantaggio casalingo che si manifesta però in seguito al calcio d’angolo successivo culminato con intervento scomposto che determina il calcio di rigore, trasformato da Quitarrini. La reazione ospite non arriva ed è piuttosto la Sorianese a sfiorare il raddoppio. Squadre negli spogliatoi sull’1 a 0.
SECONDO TEMPO - Le complicate condizioni atmosferiche complicano la gestione del pallone, nonostante l’ottima tenuta del manto erboso. Pronti, via ed è subito occasione da gol per i padroni di casa, che sembrano desiderare maggiormente la vittoria. È un’ingenuità a far girare la partita, quando la Sorianese rimane in dieci uomini in seguito alle ripetute proteste nei confronti del direttore di gara. La Virtus allora ci prova ma sembra peccare di organizzazione offensiva. Il pareggio arriva per un’autorete fortunosa frutto di un’indecisione su un cross apparentemente innocuo. Gli ospiti non riescono a far risaltare l’uomo in più, soffrendo nelle ripartenze casalinghe. Nasce così il nuovo vantaggio della Sorianese con la pennellata che bacia la traversa su punizione al limite dell’area di Perazza. Virtus costretta a scoprirsi e a salutare la partita al novantesimo, con il secondo calcio di rigore concesso ai padroni di casa realizzato da Floccari, al secondo centro consecutivo in campionato, che costa l’espulsione al capitano ospite Bigerna. Triplice fischio che ufficializza il 3 a 1 finale.
Nemmeno l’acqua copiosa ha potuto spegnere il cuore dei padroni di casa, determinati a portare a casa tre punti preziosi nella corsa alla promozione sin dal fischio d’inizio, mettendo in mostra un’intensità che va di pari passo alla solidità difensiva. Virtus troppo arrendevole e incapace di ottimizzare la superiorità numerica e l’episodio del pareggio.
PRIMO TEMPO – Schemi speculari ma atteggiamento differente nei primi minuti, con la Virtus che schiaccia la propria squadra tenendo la difesa ai limiti del centrocampo creando qualche occasione. La pressione arriva però troppo isolata e non di reparto, consentendo ai centrali difensivi della Sorianese di scambiare spesso il pallone in orizzontale chiudendo il triangolo con i due centrocampisti che a turno si abbassano per recitare il ruolo del vertice basso. Con il passare dei minuti il possesso si fa pungente, grazie ai lanci lunghi che dalla retroguardia trovano buchi in quella avversaria. C’è bisogno del miracolo di Palla ad evitare il vantaggio casalingo che si manifesta però in seguito al calcio d’angolo successivo culminato con intervento scomposto che determina il calcio di rigore, trasformato da Quitarrini. La reazione ospite non arriva ed è piuttosto la Sorianese a sfiorare il raddoppio. Squadre negli spogliatoi sull’1 a 0.
SECONDO TEMPO - Le complicate condizioni atmosferiche complicano la gestione del pallone, nonostante l’ottima tenuta del manto erboso. Pronti, via ed è subito occasione da gol per i padroni di casa, che sembrano desiderare maggiormente la vittoria. È un’ingenuità a far girare la partita, quando la Sorianese rimane in dieci uomini in seguito alle ripetute proteste nei confronti del direttore di gara. La Virtus allora ci prova ma sembra peccare di organizzazione offensiva. Il pareggio arriva per un’autorete fortunosa frutto di un’indecisione su un cross apparentemente innocuo. Gli ospiti non riescono a far risaltare l’uomo in più, soffrendo nelle ripartenze casalinghe. Nasce così il nuovo vantaggio della Sorianese con la pennellata che bacia la traversa su punizione al limite dell’area di Perazza. Virtus costretta a scoprirsi e a salutare la partita al novantesimo, con il secondo calcio di rigore concesso ai padroni di casa realizzato da Floccari, al secondo centro consecutivo in campionato, che costa l’espulsione al capitano ospite Bigerna. Triplice fischio che ufficializza il 3 a 1 finale.
Nemmeno l’acqua copiosa ha potuto spegnere il cuore dei padroni di casa, determinati a portare a casa tre punti preziosi nella corsa alla promozione sin dal fischio d’inizio, mettendo in mostra un’intensità che va di pari passo alla solidità difensiva. Virtus troppo arrendevole e incapace di ottimizzare la superiorità numerica e l’episodio del pareggio.
Simone Canini