Scontro d’alta quota in un campionato avvincente. La capolista W3 Roma Team, infatti, fa visita ad un Dragona che, due punti sotto, vuole giocare lo scherzo del sorpasso tra le mura amiche.
Primo tempo. L’importanza della posta palio è tangibile fin dai primi minuti. La gara non viaggia su ritmi altissimi, con le due squadre che preferiscono studiarsi e giocare un match tattico. Come classifica impone è la W3 a tenere in mano il pallino il gioco, mentre i padroni di casa che provano a pungere soprattutto lungo le corsie esterne, con la velocità di Di Stefano che mette in difficoltà la formazione ospite. La prima occasione nasce proprio dai suoi piedi, con un cross dentro per Leonardi che va in rovesciata mancando di poco lo specchio. La W3 risponde con il colpo di testa di capitan Mazzesi, su cui Lucci si deve impegnare deviando sopra la traversa. Le occasioni nitide, però, terminano lì. La capolista ci prova soprattutto da palla inattiva, non trovando però fortuna. Termina quindi un primo tempo poco spettacolare e abbastanza statico.
Secondo tempo. Nella ripresa non cambiano i suonatori, quindi la musica resta la stessa. La fase di studio ed equilibrio prosegue per tutte la frazione. In apertura il Dragona ha una grossa chance con un calcio di punizione dal limite di Striani, che però manda alto abbondantemente. Il match sonnecchia per buoni 20 minuti, la W3 si riaffaccia dall’altra parte soltanto intorno al 70’, quando il neo entrato Bordoni prova la botta al volo sul secondo palo, non trovando gloria. La chiave potrebbero essere dunque le palle ferme e la W3, poco prima dello scadere, ha un’occasione dal limite. Alla battuta del calcio di punizione va Starace, che impatta male calcianco basso e centrale. Le emozioni finiscono di fatto lì. C’è tempo soltanto per uno spiacevole episodio che ha come protagonista il centravanti ospite Tovalieri, che dice qualcosa di troppo al direttore di gara e si vede sventolare il cartellino rosso. Termina quindi a reti inviolate.
Un pareggio che costa la testa della classifica per la W3, che viene scavalcata a quota 20 dal Nuovo Maccarese, e deve accontentarsi della seconda piazza. Come ha ribadito il tecnico Silipo a fine gara, però, il bicchiere va visto mezzo pieno, visto il pareggio sul campo di una squadra che fin qui ha perso soltanto una volta.
Federico Leoni
Primo tempo. L’importanza della posta palio è tangibile fin dai primi minuti. La gara non viaggia su ritmi altissimi, con le due squadre che preferiscono studiarsi e giocare un match tattico. Come classifica impone è la W3 a tenere in mano il pallino il gioco, mentre i padroni di casa che provano a pungere soprattutto lungo le corsie esterne, con la velocità di Di Stefano che mette in difficoltà la formazione ospite. La prima occasione nasce proprio dai suoi piedi, con un cross dentro per Leonardi che va in rovesciata mancando di poco lo specchio. La W3 risponde con il colpo di testa di capitan Mazzesi, su cui Lucci si deve impegnare deviando sopra la traversa. Le occasioni nitide, però, terminano lì. La capolista ci prova soprattutto da palla inattiva, non trovando però fortuna. Termina quindi un primo tempo poco spettacolare e abbastanza statico.
Secondo tempo. Nella ripresa non cambiano i suonatori, quindi la musica resta la stessa. La fase di studio ed equilibrio prosegue per tutte la frazione. In apertura il Dragona ha una grossa chance con un calcio di punizione dal limite di Striani, che però manda alto abbondantemente. Il match sonnecchia per buoni 20 minuti, la W3 si riaffaccia dall’altra parte soltanto intorno al 70’, quando il neo entrato Bordoni prova la botta al volo sul secondo palo, non trovando gloria. La chiave potrebbero essere dunque le palle ferme e la W3, poco prima dello scadere, ha un’occasione dal limite. Alla battuta del calcio di punizione va Starace, che impatta male calcianco basso e centrale. Le emozioni finiscono di fatto lì. C’è tempo soltanto per uno spiacevole episodio che ha come protagonista il centravanti ospite Tovalieri, che dice qualcosa di troppo al direttore di gara e si vede sventolare il cartellino rosso. Termina quindi a reti inviolate.
Un pareggio che costa la testa della classifica per la W3, che viene scavalcata a quota 20 dal Nuovo Maccarese, e deve accontentarsi della seconda piazza. Come ha ribadito il tecnico Silipo a fine gara, però, il bicchiere va visto mezzo pieno, visto il pareggio sul campo di una squadra che fin qui ha perso soltanto una volta.
Federico Leoni
