Il morale delle due squadre alla vigilia del match era ben delineato e parlava abbastanza chiaro: entrambe venivano da una sconfitta ma mentre per Cassino si trattava della quarta consecutiva, aggravata dall’infima posizione in classifica, per Agrigento si trattava di una partita persa contro la fortissima Bergamo e comunque al termine di un filotto di vittorie che ha reso i siciliani la seconda sorpresa del campionato.
Match comunque bello che ha superato le aspettative, soprattutto nei primi due quarti in cui il ritmo era altissimo e le interruzioni pressoché nulle. Hall e Pepper si facevano vedere tra le fila dei rossoblù, poi aiutati da Ingrosso, croce e delizia della squadra di casa dopo due triple consecutive e due palle perse al veleno. Agrigento conduce comunque per tutta la prima metà di gioco grazie ad un super Ambrosin, sempre in campo nonostante i tre falli commessi a fine secondo quarto, e la regia di Bell sempre puntuale. In difesa i raddoppi sul post mettono in netta difficoltà la squadra di Vettese, che spesso ricorre a tiri forzati dalla bassa percentuale. Bassissima d’altro canto è la percentuale del tiro da 3 dei siciliani: 2/19 al termine dei 40 minuti con Cassino che non ha mai avuto la possibilità e la lucidità di sfruttare questo dato, invitando sempre i giocatori avversari nell’1 vs 1 sotto canestro e mai ad un tiro dalla distanza.
Il terzo quarto si apre con le due squadre che sembrano irriconoscibili, stanche e depresse con la sola Agrigento che semina timidi canestri e che riporta la propria squadra a costruire un margine di vantaggio interessante ma subito ripreso dal contro parziale di Cassino dopo aver toccato il fondo e chiamato il time out.
Ultimo quarto incandescente, con tre falli tecnici e tantissime proteste nei confronti dei direttori di gara, Cassino ha però ben altro da sistemare, e la classifica la condanna sempre di più ad una retrocessione diretta.
Migliore in campo senza dubbio il rookie Amir Bell, che grazie a Cannon e compagni è riuscito sempre a trovare la scelta giusta, il giusto passaggio e soprattutto a prendersi la squadra sulle spalle quando il tabellone lo richiedeva.
Match comunque bello che ha superato le aspettative, soprattutto nei primi due quarti in cui il ritmo era altissimo e le interruzioni pressoché nulle. Hall e Pepper si facevano vedere tra le fila dei rossoblù, poi aiutati da Ingrosso, croce e delizia della squadra di casa dopo due triple consecutive e due palle perse al veleno. Agrigento conduce comunque per tutta la prima metà di gioco grazie ad un super Ambrosin, sempre in campo nonostante i tre falli commessi a fine secondo quarto, e la regia di Bell sempre puntuale. In difesa i raddoppi sul post mettono in netta difficoltà la squadra di Vettese, che spesso ricorre a tiri forzati dalla bassa percentuale. Bassissima d’altro canto è la percentuale del tiro da 3 dei siciliani: 2/19 al termine dei 40 minuti con Cassino che non ha mai avuto la possibilità e la lucidità di sfruttare questo dato, invitando sempre i giocatori avversari nell’1 vs 1 sotto canestro e mai ad un tiro dalla distanza.
Il terzo quarto si apre con le due squadre che sembrano irriconoscibili, stanche e depresse con la sola Agrigento che semina timidi canestri e che riporta la propria squadra a costruire un margine di vantaggio interessante ma subito ripreso dal contro parziale di Cassino dopo aver toccato il fondo e chiamato il time out.
Ultimo quarto incandescente, con tre falli tecnici e tantissime proteste nei confronti dei direttori di gara, Cassino ha però ben altro da sistemare, e la classifica la condanna sempre di più ad una retrocessione diretta.
Migliore in campo senza dubbio il rookie Amir Bell, che grazie a Cannon e compagni è riuscito sempre a trovare la scelta giusta, il giusto passaggio e soprattutto a prendersi la squadra sulle spalle quando il tabellone lo richiedeva.
