E' sempre bello trovarsi di fronte a partite che valgono tanto in termini di punti e di posizione in classifica, soprattutto se tali scontri avvengono nel finale di stagione, elemento che rende ancora più avvincente tutto ciò. L' Eur Torrino che affronta la capolista Generazione Calcetto è uno di questi, visto che la squadra di casa si giocava l'opportunità di avvicinarsi ancora di più alle prime posizioni e la squadra ospite voleva continuare la sua cavalcata verso la promozione diretta.
La partita è equilibratissima e le difese si comportano fin da subito da manuale, visto che non ci sono occasioni clamorose nè da una parte nè dall'altra. Vi sono fasi in cui la capolista cerca di fare la partita e la formazione di casa si comporta di conseguenza, e fasi in cui avviene l'esatto contrario. Tuttavia è l'Eur torrino a riuscire maggiormente ad andare alla conlusione, ma mai senza impensierire più di tanto Castelli. Quando si è superata da poco la prima metà del primo tempo però, la Generazione Calcetto passa in vantaggio con il solito Cherchi e la prima metà di match si conclude con il vantaggio degli ospiti.
Nel secondo tempo è quasi tutta un'altra musica. L'Eur Torrino, pressando maggiormente i portatori di palla avversari, trova la chiave per mettere in difficoltà la squadra di Mister Sabatini. Proprio in questo modo arriva il meritato pareggio della squadra di casa con Pagliaro, che a differenza del primo tempo stavolta è lucido davanti a Castelli e scrive 1-1. Tuttavia la formazione terza in classifica non trova la forza per cercare insistentemente il gol del vantaggio e la squadra ospite sembra accontentarsi di un ottimo pareggio al Nicola Antuonfermo.
L'Eur Torrino dimostra ancora una volta di potersela giocare alla pari con le prime in classifica e il pareggio è un buon risultato anche dal punto di vista dell'autostima. dagli ospiti, invece, ci si poteva attendere di più, viste le 5 vittorie consecutive da cui era reduce; ma la squadra di Sabatini si conferma una squadra a dir poco solida e quindi difficile da battere.
Riccardo Giannotta
