Rivoluzione Veneto, Peron: "Rimaste le società degne, dopo gli insulti raccogliamo i frutti"

Una delle regioni storicamente più produttive per il futsal nazionale riparte dopo un periodo di crisi e dalla prossima stagione la Luparense non sarà la sola veneta nella massima serie.

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Il Veneto è storicamente stato una delle principali roccaforti del futsal italiano, basti pensare che dopo il Lazio è la seconda regione per numero di squadre portate nella massima serie nazionale e che tra il 2004 e il 2014 sono stati 9 i titoli conquistati da formazioni venete (5 successi della Luparense, 2 dell’Arzignano e 2 della Marca). Antonio Peron, responsabile regionale dell’attività di calcio a 5, ci illustra meglio l’impatto avuto dalla crisi economica sul futsal veneto e analizza il percorso delle sue principali società nell’ultima stagione, positivamente contraddistinta dalla promozione in Serie A della Came Dosson.

Ciò che si è reso necessario per ripartire da basi solide è stato un rigido lavoro sul settore giovanile che ha coinvolto tutta la scena regionale e, pur avendo comportato una drastica diminuzione delle società (causa anche di qualche problema nei campionati regionali), ha garantito al movimento veneto una maggiore stabilità economica e una forte valorizzazione dei settori giovanili. Emblema di questa tendenza è indubbiamente la Fenice VeneziaMestre, che continua anno dopo anno a sfornare giovani talenti e si presenta come formazione di vertice in tutti i campionati giovanili nazionali (quest’anno l’U21 si è arresa in semifinale al Kaos campione), ma soprattutto garantisce un blocco importante di calciatori a tutte le nazionali giovanili italiane, riuscendo a ottenere il massimo della produttività dal significativo capitale umano che si muove attorno al capoluogo veneto.
 

Una vera e propria rivoluzione dunque, che è costata anche importanti difficoltà sul piano numerico, dato l’alto numero di società che non hanno avuto la possibilità o la volontà di rispettare i parametri imposti dal Comitato Regionale. Ma a circa 20 giorni dal termine delle iscrizioni le previsioni di Peron sono ottimistiche relativamente alla possibilità di colmare nella prossima stagione in modo definitivo i vuoti con i quali si è pagato l’irrigidimento dei requisiti da rispettare.
 

Circa invece i prossimi passi da percorrere, per poterne parlare con maggiore certezza bisognerà attendere il rinnovo delle cariche dirigenziali dei Comitati Regionali. La più imminente novità, già vagliata, sarà un torneo U23 che possa dare una possibilità a quei ragazzi che non vengono chiamati al grande salto dopo il percorso nelle formazioni giovanili e che spesso si ritrovano in un “limbo” difficile da superare. Poi, pur utilizzando un condizionale più d’obbligo che mai, Peron cita il progetto di un campus giovanile per la categoria esordienti con lo scopo di avvicinare i ragazzi al calcio a 5 e creare delle figure professionali sempre più competenti per lavorare con i ragazzi. Sono stati anni di lavoro intenso per chi muove le pedine del futsal veneto e dalle parole di Peron traspira orgoglio per quanto fatto e fiducia sui risultati a cui questo potrebbe portare, tanto che l’auspicio che arriva dal dirigente è quello che la Divisione consideri espandibili a tutta la scena nazionale alcune delle idee su cui si è rifondato il calcio a 5 veneto.
 

Cristian Barba

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