Tra obbiettivi personali e di squadra, questo inizio di stagine per Matteo Zito si sta rivelando qualcosa di speciale.
"In Italia non c'è spazio per i giovani" quante volte abbiamo sentito questa affermazione? E come dargli torto, in un paese dove il vecchio è sempre avanzato e il nuovo non ha mai trovato spazio, dalla politica al mondo lavorativo, ma anche nello sport. La nostra cultura ci ha insegnato a volere tutto e subito, senza coltivare la pazienza e l'autocontrollo.
Nel calcio, così come nel futsal, il risultato è l'unica cosa conta. Se è pur vero che un giovane non può dare garanzie nel breve termine, avere il coraggio di puntare sulle nuove generazioni non può che essere una scelta saggia e intelligente. Freschezza, lucidità e dinamismo mixata a quella giusta dose di sregolatezza, così da costruire un futuro di certezze, oltre a un presente quantomeno innovativo stimolante. Tutto questo può rispecchiarsi nella Brillante, società che ha in squadra giovani di livello, cresciuti nel proprio settore giovanile. Vederli ora giocare da protagonisti in B è un orgoglio del club.
Come nel caso di Matteo Zito, centrale classe '96, perno fondamentale di mister Venditti. Orgoglioso del suo percorso, da ben 6 anni sempre con questa società, ora si gode le attenzioni di diverse squadre dopo le ottime prestazioni, senza però montarsi la testa. Quando si lavora duro i risultati arrivano, sia per la squadra ma anche personalmente. Tanti aspetti da migliorare, a cominciare dalle prestazioni nei primi tempi, giocati fino adesso con troppa poca intensità e concentrazione, permettendo così agli avversari di rimanere in partita. Come nell'ultima gara al Pala Torrino contro la Tombesi Ortona, in vantaggio nella prima frazione con appena due tiri in porta. La partita è poi stata vinta dalla Brillante, la quale ha dilagato nel secondo tempo. Ottimisti, audaci, il nuovo che avanza non si pone limiti.
Nel calcio, così come nel futsal, il risultato è l'unica cosa conta. Se è pur vero che un giovane non può dare garanzie nel breve termine, avere il coraggio di puntare sulle nuove generazioni non può che essere una scelta saggia e intelligente. Freschezza, lucidità e dinamismo mixata a quella giusta dose di sregolatezza, così da costruire un futuro di certezze, oltre a un presente quantomeno innovativo stimolante. Tutto questo può rispecchiarsi nella Brillante, società che ha in squadra giovani di livello, cresciuti nel proprio settore giovanile. Vederli ora giocare da protagonisti in B è un orgoglio del club.
Come nel caso di Matteo Zito, centrale classe '96, perno fondamentale di mister Venditti. Orgoglioso del suo percorso, da ben 6 anni sempre con questa società, ora si gode le attenzioni di diverse squadre dopo le ottime prestazioni, senza però montarsi la testa. Quando si lavora duro i risultati arrivano, sia per la squadra ma anche personalmente. Tanti aspetti da migliorare, a cominciare dalle prestazioni nei primi tempi, giocati fino adesso con troppa poca intensità e concentrazione, permettendo così agli avversari di rimanere in partita. Come nell'ultima gara al Pala Torrino contro la Tombesi Ortona, in vantaggio nella prima frazione con appena due tiri in porta. La partita è poi stata vinta dalla Brillante, la quale ha dilagato nel secondo tempo. Ottimisti, audaci, il nuovo che avanza non si pone limiti.
Davide Rolli
