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Arriva alla metà dell’anello, il percorso della capolista. Il girone di andata non poteva che concludersi con un’altra vittoria, l’ottava. Gli unici riusciti nell’impresa di battere i biancoblu si chiamano 5% Vecchie Glorie. Forse il segreto per battere la squadra di Benedetti è nella mani del team capitanato da Stinziani. Molto più probabilmente il segreto per battere la lazio, lo conosce solo la Lazio stesso. Perchè a giudicare dagli incontri visti fino ad ora a decidere l’andamento dei propri match sono solo e soltanto gli aquilotti. Si conclude il girone di andata anche per l’Atletico Giraffa. Una parte di campionato che i ragazzi in maglia rossa vorranno al più presto rimuovere, magari conservando il piacevole ricordo della prestazione contro la Lazio.
TUTTE LE STRADE PORTANO AL GOL - Un proverbio della cultura popolari italiana afferma che tutte le strade portano a Roma. Mentre tutte le strade, costruite da Lippolis, portano al gol. In tre, dei quattro gol, realizzati dalla Lazio Calcio a 8 c’è lo zampino del numero otto. Sull’1-0 è suo il tiro che ribattuto porta alla firma di Martini. Più determinante invece nell’azione che porta al 3-0, il regista in maglia blu pesca precisamente Taroni all’interno dell’area, che molto altruisticamente imbecca Benassi. C’è anche lo spazio del gol per Lippolis, cercato con molta insistenza e trovato nel migliore dei modi. Il fulcro del centrocampo laziale è il migliore in campo, capace di smistare palloni e mettere ordine alla manovra.
LA SIESTA BIANCOCELESTE - Teme i cali di concentrazione il mister Benedetti, gli stessi che si sono palesati contro le Vecchie Glorie dopo il vantaggio per 3-1. Così il tecnico decide di far riposare Perez, che si aggiunge allo squalificato Jose Enrique, e di far giocare chi ha trovato meno spazio fino ad ora. Ma i due vogliono comunque aiutare i compagni, così nonostante il freddo e l’umidità scelgono di supportare i colori biancocelesti dagli spalti. Con tanto di cori, sciarpate e incitamenti gli spagnoli si dimostrano dei veri irriducibili. Forse anche grazie a loro, non si sono ravvisati vistosi picchi negativi di intensità.
ONORE ALL’ATLETICO GIRAFFA - Quando ti trovi davanti una corazzata, che sarebbe già attrezzata per giocare in Serie A uscirne indenni non è mai scontato. Aggiungiamoci poi, che questa era la sfida tra la prima e l’ultima della classe. Ciononostante il club, al momento, ultimo in classifica non solo esce indenne (sul piano morale), ma si rammarica per alcune occasioni sciupate. La più clamorosa è quella che cade sui piedi di Laurenzi, che non si fa trovare pronto all’appuntamento con il 2-1. Sono soddisfatti nel finale i giocatori ospiti. Per trovare la ricetta migliore servono tanti ingredienti a disposizione, è doveroso quindi che nell’anno nuovo tornino a disposizione tutti gli elementi della rosa.
Il maggior pregio per Lazio, nel girone di ritorno, dovrà essere proprio quello di fare carta bianca delle prime nove giornate, preservando viva nella memoria l’unica sconfitta arrivata quest’anno. Nella prossima settimana i laziali si ritroveranno ad affrontare il Barcellona Caffe, battuto 6-0 all’andata. Tuttavia lo staff tecnico è tranquillo e convinto che la mentalità della ditta è la garanzia che non ci saranno partite giocate sotto gamba.
Tabula rasa, è la parola d’ordine anche dell’Atletico Giraffa. Ma per quanto si voglia cancellare, o lasciarsi alla spalle, il girone d’andata, l’ultimo posto non può essere allontanato solo con la forza di volontà. Servono punti, e anche alla svelta. La prima partita del 2017 è contro il Campus Biomedico, contro cui all’andata era arrivata una sonora sconfitta per 6-1. A voler trovare un lato positivo, ci saranno tante motivazione per scendere in campo agguerriti.
Emiliano Pirri
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