Uno degli eventi maggiormente attesi dagli appassionati del Futsal giovanile è senza dubbio il Torneo delle Regioni (che quest'anno si svolgerà in Puglia tra il 25 aprile e il 1 maggio). L'evento di 7 giorni richiede impegno notevole, per scovare i migliori giovani sul proprio territorio, infatti, gli allenatori delle rappresentative assistono ad una quantità incredibile di partite. Ecco come Calabria, Biondi, Corsaletti e Crisari studiano e selezionano le proprie squadre.
Al fine di capire a 360° gradi le metodologie di lavoro abbiamo rivolto a tutti e quattro i coach le seguenti domande:
1) Quali sono i criteri attraverso i quali selezionano i giocatori
2) Quante partite riescono a vedere dal vivo
3) Se utilizzano anche i video delle partite che trovano su internet
4) Quanto i media aiutino a far notare nuovi talenti
1) Quali sono i criteri attraverso i quali selezionano i giocatori
2) Quante partite riescono a vedere dal vivo
3) Se utilizzano anche i video delle partite che trovano su internet
4) Quanto i media aiutino a far notare nuovi talenti
DAVID CALABRIA
Leggendario portiere a cavallo tra gli anni '80 e '90, con più di 500 presenze in Serie A alle spalle, David Calabria è per il secondo anno consecutivo alla guida della rappresentativa dei Giovanissimi, categoria che lo scorso anno ha condotto fino al tricolore proprio in occasione del Torneo delle Regioni. Data la grande esperienza che lo contraddistingue, il punto di vista di Calabria è indispensabile: "Le segnalazioni della società sono importantissime perché i ragazzi da visionare sono tanti. Da parte mia cerco di assistere a due-tre partite a settimana in modo tale da vedere sul campo più giocatori possibili. Calcoli alla mano ho visto circa 160 giocatori a rappresentativa, che in un bienno fanno 320 giocatori. E pensate che nella squadra finale ne devo portare solamente dodici...". Inoltre, pur confermando l'importanza dei media e degli organi di informazione nell'ambito del futsal, Calabria resta convinto che visionare i giocatori sul campo resti comunque assolutamente indispensabile.
Alberto Calò e Lorenzo Siggillino