Jem Fitness C8 3-4 Cottini Staibano Gomme

EQUILIBRIO PERFETTO - Le due squadre per tutta la durata della primo tempo hanno giocato sullo stesso piano, l'equilibrio è stato palese nei primi minuti, quando le due squadre hanno preferito studiarsi anzichè cercare di farsi male. Anche quando si sblocca la partita, grazie al micidiale diagonale di Petracca sul quale non può nulla Galassi, non cambi i Leitmotiv della partita, perchè Gallaccio pareggia immediatamente i conti. La partita continua seguendo lo stesso copione, con entrambe le squadre che iniziano sia a costruire occasioni sia a trovare la rete: è il caso di Gamboni, che con un destro di controbalzo porta avanti nuovamente il Jem, e di Antonini, che segna la sua doppietta personale pareggiando nuovamente per il Cottini. Proprio gli ospiti riescono, dopo aver sprecato una clamorosa occasione con Hrustic, a mettere la testa avanti per la prima volta grazie alla doppietta di Gallaccio, che manda le due squadre al riposo con il punteggio di 2-3.

VI VINCO LA PARTITA - Il secondo tempo inizia con il Cottini che rientra meglio in campo, mentre il Jem accusa, per l'ennesima volta in stagione, un pesantissimo calo mentale e fisico. Ne approfittano infatti gli uomini in maglia verde con Antonini, che sfruttando un velo di Gallaccio, beffa per la quarta volta Scarsella. Due doppiette quindi per il Cottini, che avanti di due reti cerca di amministrare il risultato. Un time out chiamato da Caleca fa sì che il Jem rientri in careggiata e cominci a cercare la via del gol, scontrandosi contro il muro Galassi. Lo stesso estremo difensore, dopo aver respinto una conclusione dalla distanza, non può nulla sul tap in vincente di Parisi, che riaccorcia le distanze per i padroni di casa. Ma da questo momento in poi sarà un one man show di Galassi, il quale parerà ogni conclusione verso la propria porta, compiendo anche degli assoluti miracoli degni di iniziare un processo di beatificazione. I tre punti, fondamentali in ottica salvezza senza playout, che arrivano al triplice fischio finale sono, anche, merito suo.

Matteo Acciaccarelli