Nessuna delle due ha vinto il proprio girone di Serie A2, ma entrambe si sono rivelate belle e spietate al momento decisivo, nelle sfide da 'dentro o fuori'. Adesso, con la promozione già in tasca, si giocano il trofeo e forse anche qualcosa in più. Perché quando il prossimo anno scenderanno in campo tra le 'magnifiche 16', solo una avrà il biglietto da visita di 'vincitrice dell'ultimo campionato di A2'...
QUANTA STRADA - Probabilmente sia Tormarancia che Atletico Winspeare avranno approfittato di questa lunga attesa prima della finale per guardarsi indietro e ripercorrere una stagione lunga e impervia. Il girone non l'ha vinto nessuna della due, il Winspeare si è dovuto sudare anche l'accesso al secondo turno del play-off interno, per un girone di ritorno non alla pari di quello d'andata dove Mogiani & co. sembravano imbattibili. Anche per i ragazzi di Caterini la strada verso la finale non è stata in discesa, trovandosi subito di fronte alla Lazio Calcio a 8, corazzata che prima della sfida play-off aveva battuto tre volte la squadra capitanata da Daniele Palombi. Il tratto comune delle due compagini è aver saputo scendere in campo senza guardare ai numeri, alle statistiche, alle 'voci degli addetti ai lavori'. Con questa filosofia sono arrivate a quella gioia indescrivibile della promozione con due incredibili vittorie contro formazioni 'storiche' come Gruppo Progetim Immobiliare e Tony Ponzi Investigazioni. In Tormarancia-Tony Ponzi la prestazione esagerata di Kevin Mastrosanti che meriterebbe un'analisi a parte perché forse sfugge all'umana comprensione. 7 gol in quella magica serata, ma una doppietta anche contro la Lazio: anche venerdì sera sarà il pericolo numero uno per la difesa del Winspeare.
QUANTA STRADA - Probabilmente sia Tormarancia che Atletico Winspeare avranno approfittato di questa lunga attesa prima della finale per guardarsi indietro e ripercorrere una stagione lunga e impervia. Il girone non l'ha vinto nessuna della due, il Winspeare si è dovuto sudare anche l'accesso al secondo turno del play-off interno, per un girone di ritorno non alla pari di quello d'andata dove Mogiani & co. sembravano imbattibili. Anche per i ragazzi di Caterini la strada verso la finale non è stata in discesa, trovandosi subito di fronte alla Lazio Calcio a 8, corazzata che prima della sfida play-off aveva battuto tre volte la squadra capitanata da Daniele Palombi. Il tratto comune delle due compagini è aver saputo scendere in campo senza guardare ai numeri, alle statistiche, alle 'voci degli addetti ai lavori'. Con questa filosofia sono arrivate a quella gioia indescrivibile della promozione con due incredibili vittorie contro formazioni 'storiche' come Gruppo Progetim Immobiliare e Tony Ponzi Investigazioni. In Tormarancia-Tony Ponzi la prestazione esagerata di Kevin Mastrosanti che meriterebbe un'analisi a parte perché forse sfugge all'umana comprensione. 7 gol in quella magica serata, ma una doppietta anche contro la Lazio: anche venerdì sera sarà il pericolo numero uno per la difesa del Winspeare.
Ma anche con l'obiettivo in tasca nessun appagamento, ma solo tanta ambizione cresciuta con il passare delle giornate ed entusiasmo nel veder ripagati i sacrifici fatti per correre al campo anche nelle fredde serate invernali. Carattere e solidità anche nei momenti più bui: basti pensare alla prestazione di Di Girolamo in un momento in cui l'Atletico Winspeare sotto 2 a 0 contro il Bar Cristal sembrava estromesso dalla finale.
QUI TORMARANCIA - Per Fabio Caterini la sua squadra non parte da favorita: il Winspeare ha più esperienza e viene da diverse stagioni ad alto livello, mentre per il Tormarancia è tutto nuovo: i play-off, la promozione, la finale. Certo è consapevole che, specialmente dopo aver 'giustiziato' Lazio e Tony Ponzi, è impossibile continuare a nascondersi. Ma al contempo vuole rimanere il più possibile con i piedi per terra e continuare a lavorare per la sua squadra, cercando di plasmare un gioiello anche per la prossima stagione di Serie A. E' anche per questo che sta sperimentando con la Scuderia Cirulli (una sorta di 'Tormarancia B'), nel torneo For World Cup diversi giocatori che potrebbero essere innesti importanti nel primo anno tra i grandi.
Occhio però a pensare che il Tormarancia non abbia voglia di vincere, o che non voglia mettere in questa finale tutto l'agonismo e la convinzione che hanno permesso di raggiungere alla squadra traguardi inaspettati. Le parole del capitano Daniele Palombi, autore di 28 gol in regular season, sono sicuramente meno caute ma è giusto che chi scende in campo lo faccia con più consapevolezza possibile. Perché arrivati a questo punto, dice Palombi, 'non ci sono più scuse'. Bisogna vincere per onorare tutta la stagione e fare bene davanti al pubblico della finale che si aspetta grandi cose.
QUI ATLETICO WINSPEARE - Curioso vedere come anche nella formazione di Roma Nord, le parole sono ben diverse ascoltando chi comanda dalla panchina e chi invece scende in campo. Mister Simone Pinotti è stato colto un po' impreparato dalla data decisa per disputare il match, il prossimo 16 giugno, tanto che dovrà fare a meno di diversi titolari anche se sta provando a farne rientrare qualcuno. Certo è che non sarà la finale che voleva...
Tra coloro che scenderanno in campo invece, la convinzione rimane inalterata. Anche senza i titolari, la squadra potrà comunque far bene come ha già fatto più volte in stagione, perchè la forza del Winspeare è considerarsi una 'famiglia' pronta ad affrontare ogni difficoltà. Patrick Perelli si dice certo di poter centrare l'obiettivo, perché, anche se a promizione raggiunta, ogni volta si scende in campo con il sogno di poter giocare una 'finale' e alzare un trofeo. Non è proprio immaginabile pensare di fermarsi ora...
PAROLA AL 'TALENT' - Gli allenatori non si sbilanciano, i giocatori sanno il fatto loro. Abbiamo cercato di fare un po' d'ordine avvalendoci della consulenza di un commentatore d'eccezione, che racconterà per Fanner questa finale di Serie A2. Simone Mirante, "mancino-dinamite" della Lega, ha appena finito la stagione con il Testaccio e si appresta a raggiungere la Lazio Calcio a 8. Intanto, come "osservatore speciale", analizza la forza di entrambe le squadre, costruite sapientemente e con tante individualità di valore, e si sbilancia riconoscendo una sua favorita, pronto ad essere smentito dal campo...
'Sarà una finale tutta da gustare' dice Mirante. E sicuramente c'è da credergli: perché in campo ci sono due belle storie da raccontare, di due squadre partite in sordina e che hanno poi avuto una crescita esponenziale, trascinate da grandi individualità ma sorrette dalla forza del gruppo. Adesso c'è l'ultimo sforzo: gli applausi possono partire per entrambe le formazioni, che rivedremo in Serie A nella prossima stagione, ma la regina potrà essere una sola. E' solo un titolo, è vero, ma arrivati a questo punto, perché non prendersi anche questo?
Lorenzo Magnanelli
Lorenzo Magnanelli
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