Giornata dopo giornata la lotta per la zona playoff è sempre più avvincente e Latina lo sa bene. Anche la lotta per la salvezza, però, è altrettanto accesa e Napoli sembra non volersi arrendere fino all'ultimo turno di campionato: con gli arrivi di Turner e Thomas l'ambiente è tornato a sperare.
Primo Tempo - I quintetti schierati sul parquet da entrambi i coach si danno subito battaglia scegliendo l'arma del tiro da tre, e al Pala Bianchini l'atmosfera si scalda già dai primi possessi. Il duo americano di Napoli inizia alla grandissima, segnando praticamente da ogni posizione ed entrando quasi sempre nel vivo delle azioni. Per i padroni di casa è Hairston, tanto per cambiare, a partire con la quinta marcia innestata, mentre Raymond si limita ad aiutare il proprio connazionale con blocchi e servizi di gran livello. Dopo alcuni minuti di totale equilibrio è Latina a firmare il primo parziale della partita e fugge sul +8 grazie alle giocate di Pastore e Allodi, spesso sfidati al tiro dalla difesa dei campani. La panchina ospite chiama minuto per interrompere il momento favorevole a Laganà e compagni, riuscendo in parte nell'intento: dopo due triple aperte sbagliate dalla Benacquista, Napoli inserisce forze fresche sul parquet e inizia a giocare una buonissima pallacanestro. Mascolo e Fioravanti mettono in crisi la difesa interna con tagli e cambi continui sullo sviluppo dell'azione offensiva, mentre Turner, Nikolic e Thomas trovano solo il fondo della retina. In un attimo il Cuore risale da -8 e vola sul +7, con Gramenzi che chiama time-out e risveglia i suoi con nuove direttive: all'intervallo lungo è 42-45.
Secondo Tempo - Anche la terza frazione è molto equilibrata: gli interpreti sul parquet restano gli stessi, e anche i migliori protagonisti dei primi 20' di gara si ripetono dopo l'intervallo lungo. I ritmi aumentano e anche le percentuali tornano ad alzarsi, con i tiratori che trovano linfa nelle accelerazioni su transizioni e recuperi di palla. Nonostante le sei sconfitte nelle ultime uscite Napoli sembra un'altra squadra, molto quadrata e decisamente in forma sul piano fisico e mentale: il duo americano continua a regalare spettacolo e anche il pubblico di casa apprezza le giocate degli avversari. Così la partita raggiunge l'ultima frazione passando per continui tira e molla che non consentono a nessuna delle due compagini di poter dare la zampata decisiva. E proprio sul più bello, nel momento decisivo del match, Napoli si spegne: dopo aver subito tre canestri consecutivi per mano di Hairston, Allodi e Pastore, i giocatori di coach Bartocci perdono le speranze e tornano ad essere la brutta copia di quanto visto nei primi trenta minuti di gara. La bandiera bianca è già alta e i padroni di casa non hanno problemi a chiudere i conti con una gestione eccellente degli ultimi possessi: alla fine è 89 a 80.
Fabio Bartolini
Primo Tempo - I quintetti schierati sul parquet da entrambi i coach si danno subito battaglia scegliendo l'arma del tiro da tre, e al Pala Bianchini l'atmosfera si scalda già dai primi possessi. Il duo americano di Napoli inizia alla grandissima, segnando praticamente da ogni posizione ed entrando quasi sempre nel vivo delle azioni. Per i padroni di casa è Hairston, tanto per cambiare, a partire con la quinta marcia innestata, mentre Raymond si limita ad aiutare il proprio connazionale con blocchi e servizi di gran livello. Dopo alcuni minuti di totale equilibrio è Latina a firmare il primo parziale della partita e fugge sul +8 grazie alle giocate di Pastore e Allodi, spesso sfidati al tiro dalla difesa dei campani. La panchina ospite chiama minuto per interrompere il momento favorevole a Laganà e compagni, riuscendo in parte nell'intento: dopo due triple aperte sbagliate dalla Benacquista, Napoli inserisce forze fresche sul parquet e inizia a giocare una buonissima pallacanestro. Mascolo e Fioravanti mettono in crisi la difesa interna con tagli e cambi continui sullo sviluppo dell'azione offensiva, mentre Turner, Nikolic e Thomas trovano solo il fondo della retina. In un attimo il Cuore risale da -8 e vola sul +7, con Gramenzi che chiama time-out e risveglia i suoi con nuove direttive: all'intervallo lungo è 42-45.
Secondo Tempo - Anche la terza frazione è molto equilibrata: gli interpreti sul parquet restano gli stessi, e anche i migliori protagonisti dei primi 20' di gara si ripetono dopo l'intervallo lungo. I ritmi aumentano e anche le percentuali tornano ad alzarsi, con i tiratori che trovano linfa nelle accelerazioni su transizioni e recuperi di palla. Nonostante le sei sconfitte nelle ultime uscite Napoli sembra un'altra squadra, molto quadrata e decisamente in forma sul piano fisico e mentale: il duo americano continua a regalare spettacolo e anche il pubblico di casa apprezza le giocate degli avversari. Così la partita raggiunge l'ultima frazione passando per continui tira e molla che non consentono a nessuna delle due compagini di poter dare la zampata decisiva. E proprio sul più bello, nel momento decisivo del match, Napoli si spegne: dopo aver subito tre canestri consecutivi per mano di Hairston, Allodi e Pastore, i giocatori di coach Bartocci perdono le speranze e tornano ad essere la brutta copia di quanto visto nei primi trenta minuti di gara. La bandiera bianca è già alta e i padroni di casa non hanno problemi a chiudere i conti con una gestione eccellente degli ultimi possessi: alla fine è 89 a 80.
Fabio Bartolini