Alle 20:45 di ieri sera sono cominciate le stagioni di Inter e Fiorentina, che hanno dato vita in quel di San Siro ad un pirotecnico anticipo, pieno di colpi di scena da una parte e dall'altra. Nonostante si trattasse appena della prima uscita stagionale entrambe le squadre non si sono risparmiate e il risultato è stato uno spettacolo che raramente si riesce ad ammirare nella prima giornata di campionato.
C'è molta curiosità di vedere all'opera la nuova creatura di Antonio Conte che decide di buttare subito nella mischia il neo-acquisto Kolarov e che schiera, se vogliamo anche un pò a sorpresa, nell'undici titolare il tanto discusso Eriksen, lasciando in panchina nomi per niente abituati a frequentarla, come quelli di Nainggolan, Sensi, Vidal, Skriniar, Sanchez e il nuovo arrivato Hakimi. Ma la Fiorentina di Iachini non si lascia per niente intimorire dalla distinta nerazzurra e dimostra subito di essere arrivata a Milano con un preciso intento. Bastano 3 minuti a Kouamè per trovare, in maniera anche troppo facile, la via della rete, con l'assist dell'ex rossonero (una sorta di derby per lui) Bonaventura, al primo gettone in maglia viola. Ci si attende una reazione nerazzurra e si assiste invece ad un'interpretazione eccellente della partita della viola. Lukaku e compagni non trovano grandi spazi, mentre Ribery, Kouamè e Castrovilli in contropiede mettono tanta paura agli avversari, tanto che ci vuole un miracolo di Handanovic per evitare il raddoppio ancora una volta del numero 11 degli ospiti. Il calcio è bello però perchè è imprevedibile e quindi arriva una prodezza di Lautaro Martinez e l'Inter si ritrova, decisamente a sorpresa, sul pareggio all'intervallo.
Il copione del secondo tempo sembra scritto da un regista hollywoodiano. Dopo quattro minuti infatti nuovamente il numero 10 nerazzurro, chiaramente molto ispirato, propizia l'autogol di Ceccherini, permettendo alla banda Conte di ribaltare completamente il risultato. Ma la viola non ci sta. Sale in cattedra Ribery, che come lingua madre parla francese, ma come lingua calcistica parla la stessa di Castrovilli e ciò fa sì che i due confezionino il 2-2. Ma lo stesso giocatore in maglia 7 non ha finito di deliziarci: pochi minuti più tardi il suo contropiede si conclude con un assist al bacio per Federico Chiesa che davanti al portierone interista non sbaglia.
Finita? nemmeno per sogno, poichè a questo punto inizia lo show nerazzurro, che consiste nel trascorrere i restanti 27 minuti di gioco perennamente nell'area di rigore di una Fiorentina che non riesce più a ripartire. A 3 minuti dalla fine Achraf Hakimi bagna il suo esordio in serie A con un assist per il primo gol in campionato di Lukaku. Due giri d'orologio più tardi arriva addirittura la rete del definitivo controsorpasso, con l'uomo della provvidenza di Conte, Danilo D'Ambrosio. Finisce 4-3 per l'Inter su una splendida Fiorentina e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, questa per la squadra nerazzurra si preannuncia una stagione estremamente interessante.
Riccardo Giannotta