Il nuovo campionato di Serie A 2020/2021 ha ormai avuto inizio già da un paio di settimane, mentre un mese è il periodo che è trascorso dalla fine di quello scorso. Erano decenni che l'intervallo fra il tramonto di un campionato e l'alba di quello successivo non era così corto. Questa situazione, per altro pressochè unica soluzione possibile per conciliare il progetto di portare a termine il campionato 2019/2020 e quello di dare vita ad una stagione 2020/2021 che abbia anche solo una parvenza di normalità dal punto di vista del calendario, ha fatto sì che i giocatori praticamente non staccassero mai la spina e cominciassero questo nuovo campionato privandosi di una vera e propria preparazione fisica e cercando di cavalcare l'onda di quella dell'anno precedente.
Se a tutto ciò si unisce anche il fattore economico che ha ostacolato eventuali modifiche stravolgenti per le rose delle squadra, è facile immaginare un nuovo campionato se non identico sicuramente molto simile a quello precedente, con conseguente rapporto di forze in campo rimasto quasi inalterato. E questo potrebbe essere un ottimo scenario per il Milan di Pioli e Ibrahimovic che nell'ultimo girone di ritorno ha fatto meno punti solamente dell'inarrestabile Atalanta. La scorsa stagione del diavolo infatti si può sezionare esattamente in due parti completamente diverse e inequivocabilmente divise fra loro dall'arrivo di Ibra: disastrosa la prima, da scudetto la seconda. Il Milan del girone di ritorno spumeggiante, spettacolare e a tratti irresistibile è una creatura completamente avulsa da quella del girone d'andata, che era stata costruita su idee e protagonisti completamente diversi.
Dunque in virtù della inalterata natura tecnica della squadra, il cui undici titolare è rimasto lo stesso della splendida cavalcata della seconda parte di stagione e in virtù delle considerazioni esposte all'inizio dell'articolo, sorge grande curiosità nello scoprire fino a dove potrà arrivare questo Milan, che a differenza dell'anno scorso potrà mettere in campo Ibra e questa nuova ossatura e organizzazione di gioco creata da Mister Pioli fin dalla prima giornata e non dalla diciannovesima.
Riccardo Giannotta