Con la splendida vittoria di ieri sera al San Paolo il Milan si conferma saldamente al primo posto, con 20 punti in classifica, frutto di 6 vittorie e 2 pareggi, mantenendo un discreto distacco dalle inseguitrici, che distano almeno 5 lunghezze dai rossoneri capolisti. Il principale artefice di questo splendido avvio di campionato della banda Pioli è senza ombra di dubbio Zlatan Ibrahimovic, autore addirittura di 9 reti in appena 6 match disputati, avendo lo svedese saltato Crotone e Spezia, alla seconda e alla terza giornata a causa della positività al covid.
Numeri a dir poco straordinari che si aggiungono all'incontestabile importanza che l'11 del Milan riveste dal punto di vista tecnico e quindi dello sviluppo del gioco. Ed è proprio per questi motivi che la serata di ieri del diavolo, caratterizzata dalla prestigiosissima vittoria sul Napoli di Gattuso, ma anche dall'infortunio rimediato dallo stesso Ibra, non si può considerare del tutto positiva. Al minuto 80 infatti, nel tentativo di effettuare un traversone verso il centro dell'area, avverte un dolore all'altezza del flessore della gamba sinistra e solo pochi minuti dopo è costretto ad abbandonare il campo. Gli esami strumentali del giorno dopo sono a dir poco spietati: lesione muscolare al flessore della coscia e due mesi di stop per il 39enne attaccante milanista.
Notizia questa a dir poco negativa per Stefano Pioli, che dovrà affrontare le prossime 8 partite di campionato (minimo) senza il suo centravanti più decisivo. Il tecnico parmigiano dunque è atteso ora dalla prova più difficile: dimostrare che la sua splendida creatura costruita in questi mesi è in grado di cavarsela anche senza colui, il quale ritorno a Milanello è coinciso con l'inizio della rinascita dei colori rossoneri, per quella che sicuramente non può dirsi sia stata una mera coincidenza.
Riccardo Giannotta