Si è conclusa ieri la 26esima giornata di questo campionato di serie A, nonchè la settima del girone di ritorno. Ormai, arrivati a questo punto della stagione ogni punto si fa pesantissimo e la tensione in campo non può che salire, come testimonia l'atteggiamento della panchina dell'Inter nei minuti finali del posticipo contro l'Atalanta. Ma procediamo con ordine.
I primi a scendere in campo sono stati Spezia e Benevento nell'anticipo del sabato alle 15. Le due squadre non sono riuscite ad andare oltre un pareggio, tutto sommato giusto per quello che si è visto in campo e prezioso per entrambe le squadre, maturato grazie alle reti di Gaich e Verde. Un'ora più tardi al Friuli la sempre più sorprendente Udinese di Gotti liquida il Sassuolo di De zerbi con le reti di Llorente nel primo e Pereyra nel secondo tempo. L'anticipo della sera rappresentava sicuramente uno dei due match più prestigiosi dell'intera giornata e vedeva affrontarsi Juve e Lazio allo stadium. Correa illude i biancocelesti nel primo tempo, negli ultimi minuti del quale però Rabiot ristabilisce la parità con il suo sinistro, prima che nella ripresa la squadra di Pirlo riesca ad imporsi sugli avversari con la doppietta di Morata, che ritorna al gol dopo 12 partite di digiuno in serie A. La vittoria della vecchia signora mette pressione alla Roma e al Milan, che però, il giorno dopo, rispondono entrambi presente, nonostante impegni insidiosissimi, battendo rispettivamente il Genoa in casa e il Verona in trasferta.
Il quadro della domenica viene completato dal pareggio casalingo della Fiorentina contro il Parma, dall'importantissima vittoria in chiave salvezza del Crotone sul Torino, dal pareggio fra Sampdoria e Cagliari, e dalla vittoria del Napoli di Gattuso ai danni del Bologna per 3-1. Ma il posticipo dei posticipi è stato sicurmente il match di lunedì sera giocato a San Siro fra la capolista Inter e l'Atalanta, che ritorna a Bergamo con 0 punti, 0 gol fatti e quello incassato da Milan Skriniar che manda in paradiso Antonio Conte e tutto l'ambiente nerazzurro.
Riccardo Giannotta