Devono vincere entrambe, Hammers e Code: i primi per non rimanere a zero punti dopo tre giornate, i secondi per evitare di perdere terreno dal treno di quelle lì davanti, che non sembrano intenzionate a rallentare. Primo tempo - Gli uomini di Pasquali sembrano essere più sul pezzo: pressano meglio, arrivano prima su tutti i palloni. Code 272 in un certo senso ancora sopito, probabilmente sicuro di far comunque risultato. Dopo una manciata di minuti dall’inizio, però, gli Hammers passano meritatamente in vantaggio: Manolo Leacche si incarica di una punizione dalla distanza, e il suo mancino si infila nell’angolo basso del primo palo. La reazione del Code è affidata ai piedi di Lorenzo La Ruffa, capace di cogliere due incroci dei pali, sempre con tiri dalla distanza. Secondo tempo - Il Code prova a reagire anche nella ripresa, ma le speranze degli ospiti si infrangono sul rosso che il direttore di gara sventola davanti a Edoardo Fagioli, spedendo anzitempo il numero 8 negli spogliatoi. Tutto in salita per i La Rosa e i loro compagni, che si ritrovano sotto di un’altra rete pochi minuti dopo: punizione in area, Fortino raccoglie di testa e gira sul secondo palo. La Ruffa trova il punto del due a uno subito dopo, sempre su calcio di punizione, ma la rimonta dei giocatori in maglia nera non si completa: dopo aver fallito un paio di occasioni con Severini, gli Hammers si portano addirittura sul tre a uno, ancora con Manolo Leacche, bravo a resistere ad un contrasto e a battere Manzo col sinistro. Prova di carattere degli Hammers, che ribaltano i pronostici battendo un Code 272 sfortunato ma - per la verità - poco brillante rispetto alle proprie potenzialità. Hammers decisamente meglio con l’assetto e l’organizzazione di questa gara rispetto alle partite precedenti: Leacche vero uomo in più in avanti, capace di fare reparto da solo.