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Al Ciriaci è tempo di Big Match con due serie pretendenti al titolo che - appaiate a 6 punti dopo 3 giornate - si sfidano a viso aperto e per misurarsi con una diretta contendente. La storia delle sfide tra Pisana e Testaccio (allora Sigei) ha sempre propeso dalla parte degli ospiti, ma i padroni di casa sembrano voler invertire il trend a partire da stasera…
TUTTI E’ MEGLIO - La ricetta Di Pasquale, sbandierata lo scorso anno ma alcune volte male interpretata dai suoi, trova logica espressione in quest’avvio di stagione e di partita. La Pisana gioca come un collettivo fluido, capace di invertire le posizioni, rispettando l’avversario e poggiandosi su individualità offensive che fanno presto pendere la gara dalla parte del team fondato in nome di Andrea Di Lorenzo. Subito 2-0, il Testaccio ha l’orgoglio dei tempi d’oro ma ha fuori tutta la difesa titolare, non riuscendo a reggere botta alla distanza, con un primo tempo che termina 4-1: Laurato, Ammassari, Scerrati e Piccolo sempre in grande evidenza.
IMPARARE DALLE VECCHIE NOIE - La Pisana, che ha rischiato con Bacci di subire la rimonta dal 4-0 di vantaggio, sembra aver assorbito la lezione, pur soffrendo oltremodo la tattica del Testaccio, che lascia due boe davanti (bene sia Roversi che Giuliani, a segno entrambi) e facendo riaprire per qualche minuto la gara. Tante rotazioni, ma come detto sopra la qualità media non cambia: salgono in cattedra Lalli, il neo arrivato Biglia e un gioco in generale sulle fasce che manda spesso in porta tanti uomini: il 7-3 finale è logica conseguenza anche dell’infortunio di Giancarlo (auguri ndr), che costringe Mazzesi in panchina ad inventarsi una difesa “arroccata”...
Successo pesante e meritato per una Pisana matura, con un manico saldo e con ambizioni giustificate dalla lunghezza e dalla determinazione di una rosa che - se presente in maniera assidua - potrà farla da padrona contro buona parte delle compagini di A. Difficile giudicare il Testaccio, al quale le tante assenze continuano a togliere fiato ed idee, fuorviando i giudizi anche sui tantissimi elementi validi della rosa, che ritrovando compattezza può verosimilmente ambire ad un ruolo da protagonista anche quest’anno.
Alessandro Sticozzi
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