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Uno dei big match di giornata, almeno nel Girone C, era certamente LUISS Roma - Basket Teramo e le attese sono state rispettate. I padroni di casa si presentavano all'appuntamento da primi del gruppo, gli ospiti subito dietro a quota 4 punti.
Primo Tempo - L'avvio di gara è stato quello che sin da subito ha fatto capire a tutti quale sarebbe stato il leitmotiv dell'incontro: aggressività in difesa con pressione sul play avversario da parte di entrambe le compagini e tante accelerazioni in campo aperto e non per sfiancare i difensori avversari. Pronti via e gli ospiti si portano subito sul 4-0 per mettere pressione ai ragazzi di coach Paccariè, ma la coppia Faragalli-Scuderi non si fa cogliere impreparata e risponde colpo su colpo ai canestri avversari. Salamina e Lagioia, rispettivamente numero 9 e 11 di Teramo, trovano realizzazioni e fiducia nei rispettivi duelli vinti e con l'aiuto sotto canestro di Tomasello e Tessitore impongono il proprio ritmo alla gara. Dall'altra parte i lunghi Beretta e De Dominicis ci mettono un pò a carburare e soffrono i diretti avversari. Dopo qualche minuto di gioco i capitolini riescono a mettere la testa avanti, ma non mantengono per troppo tempo il vantaggio per merito dell'ottima circolazione di palla avversaria che premia spesso Gaeta e Papa. Il secondo quarto si apre mostrando la stessa chiave tattica del primo: pressione alta, accelerazioni improvvise e tante giocate di qualità dei piccoli di entrambe le formazioni. Il punto di svolta arriva quasi allo scadere della frazione: gli arbitri cominciano a sanzionare alcuni falli e trattenute effettuate alle spalle dei giocatori con diverse chiamate di anti-sportivo e il metro di giudizio non cambierà per tutto il resto del match( alla fine ne saranno chiamati ben 6). I giocatori sul parquet si adeguano e gli abruzzesi riescono ad andare negli spogliatoi avanti di quattro lunghezze sfruttando l'uscita per falli di Beretta (tre falli commessi dopo i primi 20').
Secondo Tempo - Nel secondo tempo la musica cambia e cominciano a vedersi giocate molto diverse rispetto a quanto accaduto nei primi due parziali. Coach Bianchi decide di lasciare in panchina Salamina e Angelini, registi di quasi tutte le manovre della squadra, e inserisce Lucarelli e Nolli per alzare il quintetto. La scelta non è delle migliori perché consente a Faragalli di esprimere la sua miglior pallacanestro: come successo nelle uscite precedenti, il numero 4 sale in cattedra e sforna assist a ripetizione per Beretta e realizza da ogni posizione portando i suoi sulla doppia cifra di vantaggio (64-54). A quel punto la panchina ospite inserisce nuovamente il play e la guardia e si riporta a meno sei proprio al termine della frazione. Il quarto ed ultimo periodo è quello decisivo e i giocatori sul parquet cominciano a essere aggressivi su ogni singolo possesso. Il ritmo aumenta a dismisura, le difese calano leggermente e le percentuali si alzano da ambo i lati. Il PalaLUISS si accende quando Scuderi e Pozzetti chiudono due giochi da tre punti, ma Salamina e Tessitore rispondono con la stessa moneta. Quando Faragalli segna la bomba del +10 a 3' dalla fine l'incontro sembra chiuso ma una tripla da oltre nove metri di Lagioia ad un secondo dallo scadere dei ventiquattro secondi riaccende le speranze di Teramo che ancora con Salamina si riporta a -4 a cento secondi dal termine. Paccariè ferma il gioco e inserisce Bonaccorso: scelta questa che permette maggiori spaziature ai padroni di casa e la differenza di vede. Proprio il numero 13 e poi Scuderi, con una tripla dall'alto tasso di spettacolarità, riportano i romani a distanza di sicurezza dopo che Gaeta aveva segnato due triple di fila lasciando un solo possesso di differenza tra le due squadra. Gli ultimi secondi sono caratterizzati da numerosi giri in lunetta da parte dei padroni di casa che alla fine chiudono per 88-79.
La LUISS Roma continua la sua marcia inarrestabile in vetta allla classifica battendo un avversario di grandissimo spessore e dedica la vittoria al suo dirigente numero uno, scomparso in settimana. Teramo perde la sua seconda gara della stagione ma non esce ridimensionata dopo questo match.
Fabio Bartolini
Secondo Tempo - Nel secondo tempo la musica cambia e cominciano a vedersi giocate molto diverse rispetto a quanto accaduto nei primi due parziali. Coach Bianchi decide di lasciare in panchina Salamina e Angelini, registi di quasi tutte le manovre della squadra, e inserisce Lucarelli e Nolli per alzare il quintetto. La scelta non è delle migliori perché consente a Faragalli di esprimere la sua miglior pallacanestro: come successo nelle uscite precedenti, il numero 4 sale in cattedra e sforna assist a ripetizione per Beretta e realizza da ogni posizione portando i suoi sulla doppia cifra di vantaggio (64-54). A quel punto la panchina ospite inserisce nuovamente il play e la guardia e si riporta a meno sei proprio al termine della frazione. Il quarto ed ultimo periodo è quello decisivo e i giocatori sul parquet cominciano a essere aggressivi su ogni singolo possesso. Il ritmo aumenta a dismisura, le difese calano leggermente e le percentuali si alzano da ambo i lati. Il PalaLUISS si accende quando Scuderi e Pozzetti chiudono due giochi da tre punti, ma Salamina e Tessitore rispondono con la stessa moneta. Quando Faragalli segna la bomba del +10 a 3' dalla fine l'incontro sembra chiuso ma una tripla da oltre nove metri di Lagioia ad un secondo dallo scadere dei ventiquattro secondi riaccende le speranze di Teramo che ancora con Salamina si riporta a -4 a cento secondi dal termine. Paccariè ferma il gioco e inserisce Bonaccorso: scelta questa che permette maggiori spaziature ai padroni di casa e la differenza di vede. Proprio il numero 13 e poi Scuderi, con una tripla dall'alto tasso di spettacolarità, riportano i romani a distanza di sicurezza dopo che Gaeta aveva segnato due triple di fila lasciando un solo possesso di differenza tra le due squadra. Gli ultimi secondi sono caratterizzati da numerosi giri in lunetta da parte dei padroni di casa che alla fine chiudono per 88-79.
La LUISS Roma continua la sua marcia inarrestabile in vetta allla classifica battendo un avversario di grandissimo spessore e dedica la vittoria al suo dirigente numero uno, scomparso in settimana. Teramo perde la sua seconda gara della stagione ma non esce ridimensionata dopo questo match.
Fabio Bartolini
