Antonio Campano, uno ''scugnizzo'' di Napoli classe 1977 con un curriculum da grande e la voglia di fare da chioccia ai più piccoli.
Dopo aver indossato per ben sette anni la maglia del Napoli calcio a 5 dove vestì anche la fascia da capitano nella stagione 2014/2015, firmò poi con altre squadre italiane di serie A e A2 fino ad essere contattato perfino dalla nazionale francese.
Il talentuoso laterale napoletano al momento fa parte della squdra di serie B Futsal Marigliano dove da veterano del gruppo ha siglato quattro reti di cui due decisive per la vittoria del suo gruppo.
Avendo avuto diverse occasioni in varie categorie, secondo Campano, nel corso degli anni questo sport non è poi cambiato di molto. "Il calcio a 5 rimane sempre un ambiente piuttosto ''ristretto'' dove le possibilità per i giovani sono piuttosto limitate. In realtà alcune squadre scelgono comunque d'investire su nuovi talenti consapevoli che potrebbe rappresentare un rischio per le società dal punto di vista tattico".
La selezione è così ampia che molti ragazzi, seppur talentuosi, non riescono ad emergere a causa dei pochi sbocchi nelle categorie nazionali. Lo stesso Campano, quando fu contattato dalla nazionale francese, pur avendo dimostrato in Italia le sue potenzialità, fu costretto a vestire un tricolore ben diverso da quello italiano affichè le sue doti fossero apprezzate ed esaltate.
E' questo il destino di molti altri suoi connazionali che, per dimostrare il loro valore, sono costretti a espatriare.
Antonio Campano aggiunge: "Ci troviamo in un Paese incapace di essere geloso di talenti che potrebbero rappresentarlo a livello mondiale".
La speranza riguardo un futuro in cui le occasioni per i giovani emergenti siano nettamente superiori, soprattutto sui palcoscenici italiani di serie A, rimane.
Veronica Cafiso
foto: punto5