Veterano dell' Italservice PesaroFano e lottatore senza tregua, questo è Felipe Tonidandel.
Al quarto anno consegutivo di militanza in questa squadra si può considerare uno dei pilastri fondamentali per la società di Lorenzo Pizza e nel corso degli anni ha avuto la possibilità di giocare contro e al fianco di grandi talenti italiani o internazionali.
Sarà l'ambiente accogliente del PalaCampanara o forse l'ottimo rapporto con il suo allenatore Alexandre Cafù il motivo che lo ha sponto ancora a riconfermare Pesaro come la sua seconda casa.
Oltre a ricoprire il ruolo di giocatore gli è stato affidato anche quello di capitano in questa categoria di serie A2. Lo stesso Felipe conferma che il compito non è sempre facile, ma la scelta del mister non è stata certo casuale. Chi meglio di lui? Abile giocatore provvisto delle giuste doti agonistiche, ma soprattutto del suo vasto bagaglio di esperienza capace di mantenere il gruppo ben saldo fuori e dentro il campo.
I suoi occhi hanno visto susseguirsi una lunga serie di giocatori che tutt'ora apprezza e stima come Alan de Oliveira o il portiere Eduardo Bragaglia. Anche gli avversari incontrati in questi lunghi anni non sono stati di certo giocatori alle prime armi. Tra tutti ricorda con simpatia Cesaroni della socità Orte, Fusari del Prato e tanti altri giovanissimi nei quali spesso si rivedeva durante i suoi primi anni in serie A.
Nonostante il suo lungo successo negli anni, Tonidandel è comunque rimasto un uomo umile che preferisce dar spazio ai suoi compagni piuttosto che a sè stesso. Non a caso alla domanda "Felipe che tipo di giocatore ti definiresti?" la sua risposta è stata semplice e coincisa: "Non voglio parlare di me, il mio obiettivo è solo sostenere la squadra dal primo all'ultimo secondo della partita."
Veronica Cafiso