Nel panorama laziale poche società hanno un legame così forte con il proprio quartiere come il Vallerano. L'attuale Presidente della società, Saverio Caramanica, ci ha parlato delle origini del Vallerano e delle sue aspettative sulla prima squadra e sul settore giovanile.
Il Vallerano nasce nel lontano 2003 grazie alla brillante idea di alcuni amici, appassionati di Futsal, di fondare una propria squadra. Nato soltanto come un passatempo, il progetto del Vallerano ha continuato a svilupparsi nel corso degli anni, crescendo molto e diventando un punto di riferimento per la gente del quartiere. Un passo alla volta, dopo aver dato continuità alla prima squadra, la dirigenza del Vallerano ha costruito anche un eccellente settore giovanile. "Cerchiamo di insegnare questo sport ai ragazzi", ha dichiarato Caramanica. "Insegniamo ai giovani, non tanto come vincere i campionati, ma il rispetto verso arbitri, avversari, compagni di squadra e allenatori." In questa stagione la categoria dei Giovanissimi d'Elite rappresenta il fiore all'occhiello del settore giovanile del Vallerano. La squadra guidata da Mister Poleggi, infatti, sta ottenendo ottimi risultati ed è fonte di grande soddisfazione per l'intera società.
In realtà anche la prima squadra non è da meno visto che, attualmente, ricopre il secondo posto nel girone C della serie C2, dietro solamente ad un'inarrestabile Valmontone. In sette giornate il Vallerano ha conquistato ben 16 punti e Caramanica ci ha spiegato i principali motivi che hanno portato a questa partenza sprint: "Siamo un gruppo molto unito con buone qualità tecniche. Durante l'estate abbiamo fatto un paio di innesti importanti come Durastante e Iaria, che si sono integrati bene con il resto del gruppo. Siamo amici dentro e fuori dal campo. Qui al Vallerano siamo una famiglia allargata e tutti si sentono a casa."
Il Vallerano rappresenta la faccia pulita del futsal regionale, poiché punta alla condivisione di emozioni positive e all'insegnamento di valori fondamentali piuttosto che al risultato sportivo fine a sè stesso. Proseguendo su questa strada, Caramanica e i suoi collaboratori si potranno togliere tante soddisfazioni.
Alberto Calò
