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Il Cottini Staibano Gomme vince, e riemerge dalle sabbie mobili, quanto basta per non soffocare. Una vittoria che celebra il risveglio del club, ma soprattutto da dedicare al capitano di sempre, Fratini, con la speranza (alla quale ci uniamo tutti) che faccia lo stesso con la battaglia personale che sta combattendo. È sempre più buio, invece, in casa Granella. In attesa di apprendere il verdetto finale dello scontro in coda tra Hammers e Peperino.
LA FILOSOFIA DI FILOSO(FO) - Una squadra come il Cottini, soprattutto per via dei traguardi raggiunti, non ha certo bisogno di studiare gli avversari che incontra. Questa è la concezione della panchina d’oro dello scorso anno. Ragion per cui i ragazzi in maglia verde, scendono in campo e cominciano a macinare gioco, e non si arrestano se non al triplice fischio. Si ravvisano ancora diverse sbavatura nella manovra, e qualche amnesia difensiva, ma rispetto alla squadra vista nelle prime otto giornate il cambio di passo, qualità e mentalità è impressionante. Eppure non impossibile da spiegare. Ieri sera c’erano quattro giocatori disponibili a subentrare, tutti allo stesso livello di chi era in campo, evento mai verificatosi in precedenza della partita con il Cotton.
APPELLO MANCATO - È visibilmente deluso a fine partita mister Brutti, nonostante i tanti segnali premonitori arrivati prima della gara. A dare forfait sono Tuzzi, Tramacere, Alesse, De Santis, Bellucci e altri. I quali si aggiungono agli squalificati De Seta e Pratesi. Per il Real saltano tutti gli equilibri. Stabilità trovata con sudore da parte dell’allenatore, per via della tardiva chiamata nella massima serie attraverso il ripescaggio. Nei primi 25 minuti di gioco, la squadra in maglia granata tiene, anche grazie alla splendida prestazione di Pitruzzella, dando continuamente l’impressione di poter far male in ripartenza. Ma il castello di carte eretto da mister Brutti, rimase sospeso solo fino alla ripresa.
BUONI GLI EFFETTIVI, MA ANCHE I CAMBI EFFETTUATI - Molti sono i protagonisti in maglia verde, che rendono possibile il successo della squadra di casa. Partendo dal portiere Paoletti, chiamato in causa poche volte, ma nonostante il freddo, è valente e si fa trovare sempre pronto. A difendere la porta, e a permettere vita facile all'estremo difesnsore, è Vulpiani. Impeccabile nel contenere Angelucci. Lo scontro dei due ricorda la gag del finto specchio dei fratelli Marx, ogni movimento del numero nove viene replicato dal capitano avversario, disinnescandolo. Hrustic recupera la sfera per poi giocarla direttamente, una prestazione talmente positiva da non essere impreziosita, più di tanto, dalla doppietta personale. Se anche non si vede il miglior Di Vittorio, il numero 95 realizza, comunque, il gol (insieme a quello di De Stefanis) più bello della serata. I cambi in corso a disposizione sono Gallaccio, Di Lillo e Di Benedetto. L’ingresso dei tre è tutt’altro che un mero ricambio di energie fresche. Ognuno a suo modo dispensa qualcosa in più al match. Notevole l’esordio di Di Lillo, elegante con il pallone, esperto nell’usare il fisico e anche incisivo.
Inutile stracciarsi le vesti per la compagnia del Ciriaci, che lunedì prossima ha la possibilità di riscattare un inizio da dimenticare. Per farlo è necessario trovare la prima vittoria in campionato, importante iniezione di fiducia, soprattutto se arrivasse contro una concorrente diretta come il De Angelis.
Colpo di coda non ancora ultimato da parte del Cottini, che si trova ancora nella parte destra della classifica. Il progetto dello staff è quello di vivere alla giornata, nella prossima ad aspettare la ditta di Staibano ci sono gli Hammers.
Emiliano Pirri
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