Una vera e propria dipendenza da gol quella di Fabrizio Amoroso, che a 36 anni fa ancora la parte del leone con la maglia del Real Arzignano.
Lo scontro al vertice del girone A si fa sempre più entusiasmante e le sorti del campionato passano anche, soprattutto, per i piedi di chi è in grado di trascinare in alto la propria squadra a suon di gol. È indubbiamente il caso di Fabrizio Amoroso, veterano del futsal italiano che vede la sua carriera caratterizzata da un rapporto speciale con la maglia del Real Arzignano, con la quale ha anche vinto 2 campionati e 2 supercoppe tra il 2004 e il 2006. Oggi la società del vicentino è tra le assolute protagoniste nella lotta per tornare nella massima serie e sabato si presenterà con i favori del pronostico al PalaToLive contro la Capitolina Marconi, per la prima di due trasferte che condurranno allo scontro casalingo del 17 dicembre contro la capolista Italservice Pesarofano, avanti in classifica di 2 punti. Tenere alta la concentrazione è l’imperativo al quale sono chiamati i biancorossi, al fine di non lasciare per strada punti che il numero 9 definisce vitali.
Lo scontro al vertice del girone A si fa sempre più entusiasmante e le sorti del campionato passano anche, soprattutto, per i piedi di chi è in grado di trascinare in alto la propria squadra a suon di gol. È indubbiamente il caso di Fabrizio Amoroso, veterano del futsal italiano che vede la sua carriera caratterizzata da un rapporto speciale con la maglia del Real Arzignano, con la quale ha anche vinto 2 campionati e 2 supercoppe tra il 2004 e il 2006. Oggi la società del vicentino è tra le assolute protagoniste nella lotta per tornare nella massima serie e sabato si presenterà con i favori del pronostico al PalaToLive contro la Capitolina Marconi, per la prima di due trasferte che condurranno allo scontro casalingo del 17 dicembre contro la capolista Italservice Pesarofano, avanti in classifica di 2 punti. Tenere alta la concentrazione è l’imperativo al quale sono chiamati i biancorossi, al fine di non lasciare per strada punti che il numero 9 definisce vitali.
Scontato un turno di squalifica, sabato Amoroso tornerà in campo. A 36 anni (compiuti lo scorso 20 novembre), dopo più di 15 stagioni passate a realizzare valanghe di gol in giro per l’Italia, il pivot milanese non dà assolutamente l’impressione di voler allentare la presa, come testimoniano i 13 gol messi a segno finora, grazie ai quali è al secondo posto della classifica marcatori (solo Keko a quota 15 ha segnato più di lui). In qualità di eccellenza e veterano del futsal nostrano, sono importanti anche le sue considerazioni sul percorso volto a valorizzare i settori giovanili intrapreso dalla divisione negli ultimi anni, che considera necessario e proficuo: così i giovani prodotti del vivaio italiano vedono aumentare le loro chance di ritagliarsi un ruolo di primo piano, sulla scia proprio di chi come Amoroso (o tutta la “vecchia guardia” ancora protagonista sulla scena) tiene alta la bandiera del made in Italy nei nostri campionati.
Cristian Barba