La rosa del Prato si è riassettata dopo la brutta vicenda che ha mutilato la formazione toscana il mese scorso. Tra i rinforzi c'è anche il ragazzo di Latina, arrivato in prestito dopo l'inizio in ombra nella società laziale.
Padre italiano e madre ugandese, Enrico Rosati è arrivato a Latina a 10 anni, dove qualche anno dopo ha dato avvio alla sua carriera calcettistica. Con la maglia nerazzurra ha raggiunto anche la convocazione per la Nazionale U21 ed è stato tra i protagonisti dell’ascesa della società del presidente La Starza verso la massima serie, nella quale ha giocato per 3 stagioni dopo una breve parentesi all’Ardenza Ciampino. La notizia del suo trasferimento in prestito al Prato girava già prima dell’ufficialità, arrivata nel giorno stesso in cui si è aperta la finestra del mercato invernale. Classe 1991, forza fisica impressionante, può giocare indifferentemente sia come ala che come pivot. Quest’anno stava trovando poco spazio nel quintetto di Piero Basile e allora ha deciso di rimettersi in gioco altrove. Una scelta che lo stesso Rosati definisce difficile, vista la stabilità che aveva trovato nell’Agro Pontino, ma contemporaneamente necessaria per non finire ai margini del progetto tecnico nerazzurro. Sabato al PalaOlgiata è arrivato anche il suo primo sigillo con la maglia dei lanieri, nella spettacolare gara contro l’Olimpus Roma persa nel finale (clicca qui per gli highlights).
Padre italiano e madre ugandese, Enrico Rosati è arrivato a Latina a 10 anni, dove qualche anno dopo ha dato avvio alla sua carriera calcettistica. Con la maglia nerazzurra ha raggiunto anche la convocazione per la Nazionale U21 ed è stato tra i protagonisti dell’ascesa della società del presidente La Starza verso la massima serie, nella quale ha giocato per 3 stagioni dopo una breve parentesi all’Ardenza Ciampino. La notizia del suo trasferimento in prestito al Prato girava già prima dell’ufficialità, arrivata nel giorno stesso in cui si è aperta la finestra del mercato invernale. Classe 1991, forza fisica impressionante, può giocare indifferentemente sia come ala che come pivot. Quest’anno stava trovando poco spazio nel quintetto di Piero Basile e allora ha deciso di rimettersi in gioco altrove. Una scelta che lo stesso Rosati definisce difficile, vista la stabilità che aveva trovato nell’Agro Pontino, ma contemporaneamente necessaria per non finire ai margini del progetto tecnico nerazzurro. Sabato al PalaOlgiata è arrivato anche il suo primo sigillo con la maglia dei lanieri, nella spettacolare gara contro l’Olimpus Roma persa nel finale (clicca qui per gli highlights).
Rosati è arrivato in Toscana insieme a Felipe Fumes e mister Suso Rey. I tre nuovi acquisti sostituiscono di fatto Victor Cachón, Sergio Solano e David Madrid, che in questa prima parte di stagione hanno fatto tanto parlare sia in quanto protagonisti dello splendido avvio dei pratesi che, soprattutto, per la triste vicenda di un mese fa, sportivamente conclusasi col divorzio tra le parti ma che avrà seguito in tribunale. La disavventura ha indubbiamente contribuito al calo (soprattutto in trasferta) del Prato negli ultimi turni, ma - ora che il puzzle biancazzurro si è ricomposto di tutti i tasselli - i lanieri potranno ricominciare con maggiori certezze il cammino intrapreso a inizio stagione. Sabato all’Estraforum contro la Bubi Merano sarà fondamentale vincere per accedere alle Final Eight di Coppa Italia e dalle parole di Rosati filtra la determinazione del gruppo a non perdere quest’occasione; poi Suso Rey avrà a disposizione la pausa natalizia per ricompattare la squadra in vista dell’anno nuovo.
Cristian Barba