Il turno al centro sportivo Sportcity prosegue alle 21:30 con la sfida, diremmo di metà classifica, tra Alitalia e Cottini Staibano Gomme. Separati da soli due punti ed una posizione( 12° a 12 punti l'Alitalia, 13° a 10 il Cottini), è un incontro dalle grandi potenzialità in ottica graduatoria, con almeno cinque squadre pronte a perdere o a guadagnare qualche posizione in base al risultato di questo incontro.
AVVIO IN TECHNICOLOR - Si parte nella confusione totale: entrambe le squadre sono a centrocampo in maglia verde. La soluzione per i primi dieci minuti prevede l'utilizzo di fratini azzurri per l'Alitalia. Peggio di prima. Si avvia il match nel malumore degli uomini in campo, a malapena capaci i distinguere i compagni a pochi metri di distanza. C'è comunque tempo per vedere il primo gol di una partita che da quel punto di vista non deluderà: sassata dai venti metri, palla alle spalle del povero Paoletti, non impeccabile. 1-0 Alitalia. Segue ulteriore sostituzione dei fratini: il campo si tinge di viola, rosso e arancio. Siamo a metà del primo tempo, e finalmente il match può prendere il largo senza interruzioni. Sarà una prima frazione delirante: dopo un quarto d'ora l'Alitalia è avanti 5-1, con quattro reti praticamente fotocopiate dalla prima (tiro dalla distanza, decentrato sulla destra, Paoletti rivedibile). Sembra un avvio da incubo per il Cottini, incapace di reagire ad una serie di azioni offensive peraltro tutte uguali. Si risveglia nei dieci minuti finali: reti di De Vecchis e Di Lillo, match riaperto, almeno fino al gol del 6-3 sulla campana- Nove reti in venticinque minuti, media da calcetto.
SCAMBI TENNISTICI - Il match che segue può essere interpretato come uno spot per il bello di questo gioco, o un manuale da rivedere in allenamento su come non si gestisce un incontro di 50 minuti. L'Alitalia prova naturalmente a rallentere il gioco, trovando anche il 7-3 in contropiede, approfittando dello sbilanciamento delle maglie verdi. Pratica chiusa? E invece no. Pur tenendo sette uomini dietro la metà campo, l'Alitalia molla ed il Cottini torna in gara nel giro di cinque minuti: siamo al 20°, ed il risultato è 7-6. Sembra un incontro tennistico, con rimesse da una parte e dall'altra, interi set vinti dalle singole squadre, che sembrano procedere di tre gol in tre gol. Quando il più beffardo dei 7-7 finali sembra maturo, è però l'Alitalia a chiudere i conti. Neanche a dirlo, con il quinto gol dalla trequarti (nonché secondo su punizione) a sfondare la rete alle spalle dell'estremo difensore del Cottini. Urla e nervosismi, finisce 8-6.
Un po' tutto quello che si aspetterebbe di vedere in un incontro di calcio a 8: di certo non ci si è annoiati. A portare a casa i tre punti è però un sofferentissimo Alitalia, due volte in vantaggio di quattro gol, due volte recuperati e a rischi di pareggio nel finale. La botta d'orgoglio ha però permesso alla squadra di Mister Bernardo di contenere gli avversari fino ai tre punti finali.
AVVIO IN TECHNICOLOR - Si parte nella confusione totale: entrambe le squadre sono a centrocampo in maglia verde. La soluzione per i primi dieci minuti prevede l'utilizzo di fratini azzurri per l'Alitalia. Peggio di prima. Si avvia il match nel malumore degli uomini in campo, a malapena capaci i distinguere i compagni a pochi metri di distanza. C'è comunque tempo per vedere il primo gol di una partita che da quel punto di vista non deluderà: sassata dai venti metri, palla alle spalle del povero Paoletti, non impeccabile. 1-0 Alitalia. Segue ulteriore sostituzione dei fratini: il campo si tinge di viola, rosso e arancio. Siamo a metà del primo tempo, e finalmente il match può prendere il largo senza interruzioni. Sarà una prima frazione delirante: dopo un quarto d'ora l'Alitalia è avanti 5-1, con quattro reti praticamente fotocopiate dalla prima (tiro dalla distanza, decentrato sulla destra, Paoletti rivedibile). Sembra un avvio da incubo per il Cottini, incapace di reagire ad una serie di azioni offensive peraltro tutte uguali. Si risveglia nei dieci minuti finali: reti di De Vecchis e Di Lillo, match riaperto, almeno fino al gol del 6-3 sulla campana- Nove reti in venticinque minuti, media da calcetto.
SCAMBI TENNISTICI - Il match che segue può essere interpretato come uno spot per il bello di questo gioco, o un manuale da rivedere in allenamento su come non si gestisce un incontro di 50 minuti. L'Alitalia prova naturalmente a rallentere il gioco, trovando anche il 7-3 in contropiede, approfittando dello sbilanciamento delle maglie verdi. Pratica chiusa? E invece no. Pur tenendo sette uomini dietro la metà campo, l'Alitalia molla ed il Cottini torna in gara nel giro di cinque minuti: siamo al 20°, ed il risultato è 7-6. Sembra un incontro tennistico, con rimesse da una parte e dall'altra, interi set vinti dalle singole squadre, che sembrano procedere di tre gol in tre gol. Quando il più beffardo dei 7-7 finali sembra maturo, è però l'Alitalia a chiudere i conti. Neanche a dirlo, con il quinto gol dalla trequarti (nonché secondo su punizione) a sfondare la rete alle spalle dell'estremo difensore del Cottini. Urla e nervosismi, finisce 8-6.
Un po' tutto quello che si aspetterebbe di vedere in un incontro di calcio a 8: di certo non ci si è annoiati. A portare a casa i tre punti è però un sofferentissimo Alitalia, due volte in vantaggio di quattro gol, due volte recuperati e a rischi di pareggio nel finale. La botta d'orgoglio ha però permesso alla squadra di Mister Bernardo di contenere gli avversari fino ai tre punti finali.
