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L’anno 2016 si era chiuso con l’impossibile al Girone Roma Nord. Il crollo degli dei: l’invincibile Atletico Winspeare, schiacciasassi del raggruppamento, talmente superiore ai sette avversari da togliere quasi ogni interesse alla lotta in testa, era andato a perdere in rimonta, beffarda, contro il Mistersun. Il 2017 riprende il via come al risveglio da un incubo per la squadra di Pinotti. Vediamo come il Winspeare ha reagito allo shock. Vittima sacrificale: il River Plate.
LA CHIESA AL CENTRO DEL VILLAGGIO - Modo di dire assunto per osmosi dal calcio italiano un paio d’anni fa, per bocca dell’ex Roma Rudi Garcia. Rimettere in ordine un turbamento precedente. Niente di più per definire la prestazione del Winspeare, aiutato anche dal calendario (il River era forse l’avversario migliore in un’ottica di riscatto). Mancano pezzi da novanta come Mogiani, Cardelli e il bomber Aliberti. Cambia poco: la parte del leone la fa Di Girolamo, aiutato in velocità dagli ottimi Blasi e Correrella. Tutto gira in tranquillità: Candido fa il playmaker, Cardelli è un muro, Salvati interviene quando deve. C’è spazio per tutti, mezza squadra va in gol. Minutaggio anche per la panchina, grazie ai diversi cambi di fine primo tempo, con il match già avviato serenamente sul 5-1. Seconda frazione in serenità, ad arrotondare il bottino di Di Girolamo a tre reti (contribuisce anche uno sfortunato balzanetti), e a regalare la doppietta anche per l'impeccabile Blasi. Si chiude 7-1.
INCUBO SCACCIATO - Dal punto di vista tattico-tecnico, c’era poco da aspettarsi dal più classico degli incontri prima contro ultima. La curiosità era rivolta piuttosto alla reazione mentale dell’Atletico Winspeare, l’impatto mentale della doccia fredda natalizia. In questo senso, poco altro da chiedere. Il gruppo in maglia rossa ha reagito nel migliore dei modi, scendendo in campo con la consapevolezza della propria superiorità (anche numerica), con più di quindici uomini pronti a cancellare l’incidente di percorso. Missione compiuta: il Winspeare è sempre più primo, con una partita in meno ed una serenità ritrovata. Rimane poco da domandare al campionato invece per il River Plate, con il bilancio desolante di un punto in nove gare. non era certo questa la partita per cercare un colpo di coda.
Saverio Felici
