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Secondo incontro della serata al Don Orione per il Girone Roma Nord di Serie A2. Se alle 21 si era assistito all’allenamento a porte aperte del Winspeare contro il River Plate, tocca ora agli inseguitori dei capolista. Precisamente lo Studio Cesaroni, reduce dalla vittoria contro il Borussia e ora lanciatissimo in ottica playoff. Dall’altra parte, in cerca di punti salvezza, il Suncity.
PARTENZA A FATICA - L’idea del Cesaroni appare chiara: approfittare dell’inferiorità numerica dei rivali (in campo in sette) chiudere subito, prendere il largo nei primi dieci minuti e gestire senza difficoltà sfruttando la differenza in peso e centimetri. Proposito rimandato. Trainati da Muccichini i ragazzi in blu vanno sì avanti di due reti, ma la fuga non si concretizza. Il Suncity è in palla, Cristian Fraioli più di tutti. Il numero 18 tiene praticamente da solo le redini della squadra, e mentre lo Studio Cesaroni fatica a mettere su distacco, segna una rete spettacolare dopo l’altra portando al venticinquesimo il risultato sul 4-2. Non è molto, ma la partita non è chiusa, ed entrambe le squadre lo sanno. Morigi fa gli straordinari su Gnagni, il Cesaroni non la chiude e il Suncity cresce in intensità. Al minuto di riposo, il match più spettacolare della serata ha ancora molto da dire.
MURO MORIGI - Se il risultato finale non fosse stato quello che è stato, difficilmente il titolo di uomo partita sarebbe sfuggito al numero uno del Suncity. I neroverdi aprono il secondo tempo accorciando ancora per il 3-4 di Fraioli: da lì è l’assedio del Cesaroni, che le prova tutte (con Muccichini, Varani, Bastianini), ma trova sempre Morigi sulla traiettoria. In ripartenza, sempre Fraioli manda ai matti la difesa in blu, con Castagnini costretto ad intervenire su due tiri balistici dalla distanza. Il nervosismo sale, la palla non vuole entrare. Dieci minuti al termine, e sembra più incombente il pareggio del Suncity che altro.
RABBIA CESARONI - Sembra stia per concretizzarsi la più assurda delle beffe, ma nei dieci minuti finali è lo Studio Cesaroni a tirare fuori la rabbia maggiore per chiudere la più bella partita della serata. Ci pensa Varani a sbloccare la porta maledetta inserendosi al volo su cross teso sempre di Muccichini. Restituirà il favore il 44 poco dopo: cross speculare dalla parte opposta, salto di due metri del numero nove che va a prendersi il terzo gol, i tre punti e il titolo, momentaneo di capocannoniere. C’è spazio anche per il punto esclamativo di Bastianini prima del triplice fischio.
Soffrendo più del previsto, con una fase centrale del match che ha rischiato di vedere scivolare via due punti, è comunque lo Studio Cesaroni ad uscire vincitore e a confermarsi una delle realtà più accreditate per la rincorsa al Winspeare. Partita grandiosa, risultato a parte, per il Suncity. Rimarrà il rimpianto di non averla giocata alla pari...
Saveio Felici
