Il Montesilvano ha sconfitto la Lazio nella finale della Supercoppa grazie alle reti di Troiano e Dalla Villa. Alessia Guidotti celebra la coesione mostrata dal gruppo, capace di sopperire a importanti assenze, e candida le biancazzurre a un'altra stagione da protagoniste.
Non è stata solo la gara delle tantissime ex (su tutte Ersilia D’Incecco, per la prima volta da ospite al PalaRoma), è stato anche l’ennesimo confronto tra due straordinari allenatori, Daniele Chilelli e Francesca Salvatore, capaci di dare vita a una gara tatticamente tiratissima tra due formazioni solide e ben organizzate. È stato, inoltre, uno spot per il nostro futsal femminile, ricco di tante talentuosissime ragazze italiane e impreziosito dalla qualità di giocatrici straniere come Rebe e Amparo. Alla fine, soffrendo ma meritando, ha avuto la meglio il Montesilvano, che nonostante le pesanti assenze di Bruna Borges - il cui legamento crociato sarà ricostruito martedì - e Susy Nicoletti - costretta a dare forfait in settimana per un infortunio al polpaccio - ha dato vita a una prestazione molto umile e compatta, imponendosi per 2-0 sulla Lazio e alzando dunque al cielo il primo trofeo consegnato da Andrea Montemurro in qualità di presidente della Divisione.
Alessia Guidotti, capitano e leader difensivo della formazione abruzzese, ha analizzato con noi la gara riconoscendone la scarsa spettacolarità. Ma forse, per acquisire maggiore forza e consapevolezza, alle ragazze di Francesca Salvatore serviva proprio una vittoria come quella di ieri sera: sudata fino alla sirena, ottenuta con acume tattico e tanto carattere, intelligenza e spirito di sacrificio.
Non è stata solo la gara delle tantissime ex (su tutte Ersilia D’Incecco, per la prima volta da ospite al PalaRoma), è stato anche l’ennesimo confronto tra due straordinari allenatori, Daniele Chilelli e Francesca Salvatore, capaci di dare vita a una gara tatticamente tiratissima tra due formazioni solide e ben organizzate. È stato, inoltre, uno spot per il nostro futsal femminile, ricco di tante talentuosissime ragazze italiane e impreziosito dalla qualità di giocatrici straniere come Rebe e Amparo. Alla fine, soffrendo ma meritando, ha avuto la meglio il Montesilvano, che nonostante le pesanti assenze di Bruna Borges - il cui legamento crociato sarà ricostruito martedì - e Susy Nicoletti - costretta a dare forfait in settimana per un infortunio al polpaccio - ha dato vita a una prestazione molto umile e compatta, imponendosi per 2-0 sulla Lazio e alzando dunque al cielo il primo trofeo consegnato da Andrea Montemurro in qualità di presidente della Divisione.
Alessia Guidotti, capitano e leader difensivo della formazione abruzzese, ha analizzato con noi la gara riconoscendone la scarsa spettacolarità. Ma forse, per acquisire maggiore forza e consapevolezza, alle ragazze di Francesca Salvatore serviva proprio una vittoria come quella di ieri sera: sudata fino alla sirena, ottenuta con acume tattico e tanto carattere, intelligenza e spirito di sacrificio.
È la seconda Supercoppa per il Montesilvano, che si conferma così sul tetto d’Italia dopo la conquista dello scorso campionato. Eppure quest’anno le biancazzurre sono ripartite da un gruppo quasi completamente nuovo rispetto a quello campione d’Italia, perdendo in estate diversi pezzi da novanta e trovandosi di fronte avversarie molto rinforzate come la stessa Lazio, il Real Statte e soprattutto l’Olimpus Roma, definita da molti addetti ai lavori la squadra da battere. Ciò ha messo in discussione la leadership delle abruzzesi, ma il volto storico del Montesilvano non appare intimorito dall’indiscusso valore delle rivali, pur riconoscendo che la rosa di Daniele D’Orto spicca indubbiamente per gli altisonanti nomi dai quali è costituita. La stagione si appresta ad entrare nel vivo e il campo darà i suoi verdetti, ma Alessia Guidotti assicura che scucire il tricolore dalla maglia del Montesilvano non sarà facile per nessuno.
Cristian Barba