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Scontro al vertice nel surreale clima del deserto DLF di Roma, testa a testa per la vetta della classifica del girone Roma Nord che sarebbe dovuto andare in scena lo scorso dicembre. Questo il programma serale del recupero della 6° giornata di Serie A2 per l'Atletico Winspeare e lo Iaco FC. I ragazzi di Pinotti dovranno rimettersi in carreggiata dopo le recenti sbandate con Mistersun e Cesaroni, mentre ha poco da perdere e tutto da dimostrare il sorprendente Iaco, outsider in vetta.
COME DA COPIONE - L'impostazione dei match del Winspeare è ormai consolidato: travolgere gli avversari nei primi dieci minuiti grazie alla superiorità di peso e centimetri, liberare Aliberti finché è fresco e prendere il largo in tempo per il quarto d'ora. Programma rispettato: in un incontro non bellissimo, sicuramente influenzato dal clima particolare di recupero del venerdì sera con quasi due mesi di ritardo sul programma, il numero 32 assume il ruolo a lui congeniale di uomo assist, mandando a rete in acrobazia Fuoco prima e Ciccioriccio poi. 2-0 a freddo, ma l'avversario è di quelli tosti. Lo Iaco accorcia poco dopo su calcio d'angolo, e da quel momento il match assumerà i toni non particolarmente spettacolari di una partita di rugby.
GIOCO FERMO - Malgrado il vanto di rappresentare l'incontro tra i due organici più in forma del girone, non sarà cert questo il match candidato a sfida dell'anno del Roma Nord. L'ultima mezzora abbondante di partita vedrà il Winspeare difendersi in sette uomini, lasciando Aliberti da solo ad aspettare i rilanci. Prova se non altro di pura restistenza per Mogiani, Cardelli, Perelli e Di Carlo, chiamati a contenere gli assalti di uno Iaco comunque non particolarmente brillante. Siddu e Formiconi ci provano in qualità, ma manca una punta vera, e la mancanza di ordine nell'andare in porta si traduce nel risicatissimo numero di tiri nello specchio. Si distingue Bonifazi, autore di un paio di interventi pregevoli a coprire le comunque disorinate ripartenze del Winspeare. Ad influenzare ulteriormente lo scorrere della gara c'è il nervosismo dilagante, che manda a terra un uomo al minuto, riempie il direttore di gara di improperi e recriminazioni, spande gialli e punizioni. Si fosse giocato con il tempo effettivo l'incontro sarebbe terminato alle due del mattino. Alla fine si va saggiamente a casa senza recupero. 2-1, vince l'Atletico Winspeare
Il risultato è quello che conta si dice, le maglie rosse sottoscrivono. Match imperfetto, di fatica, che non cancella (non del tutto) i segnali di fragilità psicologica dimostrati dal Winspeare in ocasione di altri match in vetta. Anche qui, dopo il raddoppio di Ciccioriccio il match è stato riaperto ed è scivolato verso la fine con il distacco di un solo gol. Salgono comunque a 25 Mogiani e compagni, scrollandosi di dosso uno Iaco che a questo punto acrà tutta da dimostrare la propria superiorità nei confronti di Mistersun e Studio Cesaroni.
Saverio Felici