Anche quest’anno è tra le favorite per il titolo, nonostante se ne parli poco vista la sua tradizione e la sua ormai consolidata tendenza a lottare per lo Scudetto, ma la Luparense sta disputando anche quest’anno una stagione superlativa.
La squadra del presidente Stefano Zarattini, infatti, è seconda in graduatoria grazie ai 29 punti raccolti dietro alla corazzata Pescara e, frutto della mentalità portata a San Martino di Lupari dal tecnico spagnolo David Marìn e il sontuoso mercato effettuato dalla società. In estate sono andati sì via elementi importanti come Giasson e Leitão, ma sono arrivati anche giocatori del calibro di Lara, Coco, Bordignon, Bertoni e Ramon (gli ultimi due Campioni d’Italia lo scorso anno con l’Asti), a cui si sono aggiunti nella sessione invernale dei trasferimenti Alan Brandi e Roberto Tobe (rispettivamente da Acqua&Sapone e Cioli Cogianco). L’amalgama creata dall’allenatore iberico è stata finora quasi perfetta viste le 8 vittorie (di cui due prestigiosissime all’andata e al ritorno con la corazzata Napoli), due pareggi e tre sconfitte (contro Pescara, Latina e Futsal Isola). Tra i veterani del club veneto, però, c'è sempre Michele Miarelli, che veste la maglia della Luparense per il terzo anno consecutivo e il quale ha stilato un bilancio della stagione dei suoi fino a questo momento.
Anche la Winter Cup è un obiettivo dichiarato della società veneta e i risultati lo testimoniano: Girone C concluso a punteggio pieno con due perentorie vittorie ai danni di Lazio (5-0) e Latina (3-8) e fasi finali ipotecate, con lo scontro decisivo da giocare a Napoli, insieme a Lollo Caffè, Pescara e Acqua&Sapone.
Adesso il calendario presenta i match del mese di febbraio con Acqua&Sapone, Isola e Rieti, in cui la squadra di Marìn dovrà mettere più fieno in cascina possibile prima del mese di marzo infuocato con in programma gli scontri al vertice dinnanzi a Kaos e Pescara, decisivi per valutare le reali possibilità della Luparense di lottare fino in fondo per lo Scudetto, che manca a San Martino di Lupari dal 2014 e che sarebbe il sesto per la squadra finora più titolata d’Italia. Per l'estremo difensore romano, comunque, che ha presentato il girone di ritorno sia dal punto di vista del collettivo che da quello personale, guai a pensare alle grandi sottovalutando le piccole per non compromettere un cammino fin qui come al solito di grande importanza.
Riccardo Selvi
