Era il 1982 quando nel bolzanese degli appassionati di calcio a 5 fondarono il Gruppo Amici Bubi Merano, società che partecipò ai primi tornei ufficiali di calcio a 5 della FIGC confermandosi per tutti gli anni ottanta la miglior squadra del Trentino Alto Adige e raggiungendo uno storico terzo posto a livello nazionale nella poule scudetto della stagione 1985-86.
Oggi, a 35 anni dalla fondazione, il Bubi Merano è ancora una solida realtà del calcio a 5 italiano e, dopo anni tra i campionati regionali e la Serie B, il successo nei playoff della scorsa stagione ha reso la compagine meranese la prima altoatesina ad accedere in Serie A2. Abbiamo ripercorso brevemente le tappe della storia della longeva società col presidente Antonio Calovi, il quale spiega anche i motivi per i quali, nonostante la nuova dimensione assunta dal futsal nazionale, la denominazione “Gruppo Amici” non sia scomparsa dal nome e dallo stemma del Bubi Merano.
Oggi, a 35 anni dalla fondazione, il Bubi Merano è ancora una solida realtà del calcio a 5 italiano e, dopo anni tra i campionati regionali e la Serie B, il successo nei playoff della scorsa stagione ha reso la compagine meranese la prima altoatesina ad accedere in Serie A2. Abbiamo ripercorso brevemente le tappe della storia della longeva società col presidente Antonio Calovi, il quale spiega anche i motivi per i quali, nonostante la nuova dimensione assunta dal futsal nazionale, la denominazione “Gruppo Amici” non sia scomparsa dal nome e dallo stemma del Bubi Merano.
Il primo storico campionato dei giallorossi nella seconda serie sta procedendo tra alti e bassi e la classifica li vede in questo momento al nono posto con 21 punti. La formazione guidata da Roberto Vanin si sta rivelando particolarmente votata allo spettacolo, con una media realizzativa di 3,7 gol a partita a discapito di una fase difensiva tra le meno brillanti del girone. La sconfitta occorsa nell’ultimo turno contro la Capitolina Marconi (clicca qui per gli highlights e le interviste) ha tolto al Bubi la chance di allungare sulla zona playout, distante 4 lunghezze, e ora il calendario prevede l’infernale trittico Pesarofano - Real Arzignano - Milano. Il numero uno degli altoatesini si ritiene soddisfatto di quanto mostrato finora dalla squadra, dichiarandosi consapevole della dura battaglia che fino all’ultima giornata dovrà essere condotta per mantenere la categoria e sottolineando l’alta presenza di atleti meranesi nella rosa a disposizione di Vanin, frutto di un certosino lavoro svolto negli ultimi anni sul settore giovanile che garantisce anche la sostenibilità economica dell’impegno societario. Virtuoso esempio di longevità, il Bubi Merano continua dunque a rappresentare - con significativi risultati sportivi - la passione di una cittadina di meno di 40mila abitanti tradizionalmente legata da più di tre decenni al calcio a 5 nazionale.
Cristian Barba