Fc De Angelis 0-1 Roma Calcio A 8 GSA

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In via Redipuglia va in scena la diciassettesima di Serie A dove un De Angelis che in campionato non riesce a decollare ospita una Roma Calcio A 8  piazzata avanti ad appena due lunghezze con il duplice tentativo di tentare di scavalcarla e con la voglia di sfatare quel tabù che su quattro precedenti non l’ha mai vista vincere contro i giallorossi.

LA DIFFERENZA PORTA IL NOME DI SEFERI - Al circolo Garbaglia c’è un’umidità spaventosa. C’è anche il terzo arbitro, per la prima volta nella storia della Lega (un assistente che posto tra le due panchine vigili sul regolare comportamento delle stesse), ma non c’è Minotti. La squadra di Roberto De Angelis orfana del suo uomo migliore sotto porta (21 reti all’attivo) denota in effetti problemi a rendersi davvero pericolosa dalle parti di Goletti. Risiede in questo il punto di analisi più rilevante della gara. Anche Alfonsi deve essersene reso conto, quando, nei metri finali, ieri, non trovava quell’attaccante di peso capace di buttarla dentro innanzitutto, e comunque, non meno importante, giocare di sponda e far salire al meglio la squadra.

Alla fine, la vera differenza tra le due compagini è stata tutta lì. Partita bella, piacevole, giocata su livelli di altà intensità, tirata fino alla fine (lo zero a uno finale, under insolito per una partita di calcio a 8 ne è la prova), giocata sostanzialmente su binari di totale equilibrio, con la differenza, da parte dei giallorossi, di avere in campo il loro uomo più prolifico in fase realizzativa. Seferi infatti non ha saputo deludere. Con una prova convincente, soprattutto nel primo tempo, riusciva a creare scompiglio nella retroguardia del De Angelis ogni volta che gli arrivava la palla. Suo, puntuale, al minuto 14 del primo tempo, l’unico gol della partita con cui la Roma Calcio A 8 saprà avere ragione degli avversari.

I GIALLOROSSI TENGONO -  In una ripresa ancora più godibile grazie al punteggio che continuava a mantenere la gara combattutissima e aperta ad ogni risultato, si ha costantemente la sensazione che possa succedere qualcosa da un momento all’altro. Cambia, seppur di poco l’andamento tattico del match, il quale, comprensibilmente, vede i padroni di casa mantenere il possesso palla, con la squadra di Rossi che perde un pò di brillantezza davanti, ma che ne guadagna in una maggiore tenuta del campo, dal quale scaturisce un evidente ordine tattico utilissimo al fine di non subire gol, e riuscendo a difendere fino alla fine l’uno a zero che le consentirà avere ragione del match.

Marco Zinghini