La Lositana, in caso di vittoria, si allontanerebbe dalla zona calda della classifica e migliorerebbe l'attuale decimo posto in campionato. Il Palombara invece cerca i 3 punti per affiancarsi alla 1ª classificata a quota 35 e aspettare il risultato della Spes Poggio Fidoni che affronta la 2ª in classifica, il Real Fabrica, in questa stessa giornata.
Primo tempo - Partono forte gli ospiti che dominano sul campo e si portano avanti dopo pochi minuti grazie al goal di Condó, bravo a sfruttare un mal posizionamento degli avversari e depositare freddamente in rete. Lo svantaggio della Lositana viene mal assorbito dai padroni di casa, che regalano dopo poco il raddoppio al Palombara. La partita non cambia con il Palombara che pressa benissimo e non permette una buona impostazione ai padroni di casa totalmente assenti anche nelle successive tre reti ospiti, che fanno i conti anche con il rosso comminato a Caiazzi.
Secondo tempo - Nella ripresa la Lositana scende in campo con tutt'altra aggressività e dedizione, riuscendo a creare occasioni fino a liberare Tagliaboschi sugli sviluppi di un calcio piazzato: il numero 7 controlla e spara un destro che toglie le ragnatele all'incrocio della porta difesa da Maresca. Su lancio sbagliato dell'estremo difensore di casa Di Donato fa 1-6. La Lositana però reagisce e su due incursioni offensive guadagna due penalty, Fernandez e Rossini non perdonano 3-6. Lo stesso numero 4, poco dopo, trasforma da tiro libero mettendo a segno la doppietta e siglando il goal del 4-6. Nonostante delle buone occasioni derivanti da un pressing disperato e coraggioso per la Lositana il match termina comunque nelle mani rossoblu.
Approccio totalmente e inspiegabilmente errato dei padroni di casa che regalano l'intera prima frazione alla Virtus Palombara. A partita chiusa, la Lositana cresce e gioca un secondo tempo decisamente più incisivo. Gli ospiti, chiuso il match dopo il primo tempo dominato in ogni zona di campo, rallentano, subendo il ritorno degli avversari ma portando a casa 3 punti fondamentali.
Carlo Bellotti