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"Fare il biscotto" è un'espressione derivante dal mondo dell'ippica. Più precisamente dall'ambiente delle scommesse clandestine. Il biscotto in questione non sarebbe altro che una galletta impastata con sostanze eccitanti, al fine di garantitre la vittoria del cavallo prescelto. Nel gergo calcistico, invece, equivale a combinare un risultato. Le premesse per una combine c'erano tutte: la Reggina non aveva più nulla da chiedere alla regular season, mentre il Gruppo Progetim aveva ancora la possibilità di insidiare l'Ad Maiora. Ebbene, nonostante le perplessità che sarebbero potute scaturire tra gli osservatori, prima del match, le due compagini hanno onorato l'incontro fino al triplice fischio. Ci preme quindi sottolineare la correttezza e la sportività delle due squadre. Il risultato finale non premia - in termini di punteggio- nessuno dei due team e per giunta condanna definitivamente gli ospiti al secondo posto.
STAI SENZA PENSIER - La Reggina scende in campo senza dover fare calcoli, è il caso di dire che non ha nulla da perdere. La banda dei fratelli Dattola, invero ha già il terzo posto in tasca ed è matematicamente esclusa dalla corsa per il primo e secondo posto. Come spesso accade, a mente sgombra i reggini riescono a dare il meglio. Il primo tempo è, quasi, esclusivamente di marca amaranto. I più dinamici sono Dattola, a caccia di gol per riprendere il capocannoniere Chilelli, e Cappellu, autore del momentaneo 1-0.
GRUPPO PROGETIM IMMOBILE - La seconda forza del campionato sembra essere sulle gambe, complici anche le assenze. La mancanza che svetta su tutte è quella di Chinagli, asse portante della rosa e della retroguaria. Il fatto che Urracci sia stato uno dei milgiori dei suoi, nei primi 25 minuti, la dice lunga sull'andamento della gara e sulla prestazione del Progetim. Un altro esempio eloquente della serata negativa dei "canarini" è l'azione che sblocca gli equilibri della partita: al cannoniere avversario viene permesso di palleggiare al limete dell'area, girarsi e servire Cappellu, che, indisturbato, può piazzare la sfera all'angolino.
CASSAZIONE PLAY-OFF - La ripresa della sfida, coincide con quella della ditta di capitan Nazaret. La formazione di casa dovrebbe limitarsi ad amministrare il risultato, ma paradossalmente concede agli avversari, nello specifico a Florio, un capovolgimento di fronte palla al piede: il numero otto scatta da un limite dell'area di rigore all'altro e calcia verso lo specchio, l'esecuzione, la posizione e il risultato sono identici a quelli del centrocampista rivale, nell'occasione del vantaggio. Tornando al discorso assenze, incide molto anche quella di Valentini. Il capocannoniere dei suoi scende in campo, tuttavia è come se non ci fosse. Fatica a trovare la posizione giusta, spesso sbaglia controlli e appoggi, cerca di risolvere le cose da solo scadendo nell'egoismo. Tuttociò viene fatto notare all'attaccante anche dai compagni, a fine partita, visibilmente infastiditi per la decisione del numero sette di voler battere a tutti i costi il rigore. Il suono della palla che si infrange sulla traversa ricorda quello del martello del giudice battuto a fine sentenza. Forse proprio perchè l'errore dal dischetto corrisponde ad un verdetto, che rende note le prime tre posizioni del girone: vale a dire Ad maiora ufficialmente prima, così come Gruppo Progetim e Reggina sono rispettivamente seconda e terza.
Emiliano Pirri
STAI SENZA PENSIER - La Reggina scende in campo senza dover fare calcoli, è il caso di dire che non ha nulla da perdere. La banda dei fratelli Dattola, invero ha già il terzo posto in tasca ed è matematicamente esclusa dalla corsa per il primo e secondo posto. Come spesso accade, a mente sgombra i reggini riescono a dare il meglio. Il primo tempo è, quasi, esclusivamente di marca amaranto. I più dinamici sono Dattola, a caccia di gol per riprendere il capocannoniere Chilelli, e Cappellu, autore del momentaneo 1-0.
GRUPPO PROGETIM IMMOBILE - La seconda forza del campionato sembra essere sulle gambe, complici anche le assenze. La mancanza che svetta su tutte è quella di Chinagli, asse portante della rosa e della retroguaria. Il fatto che Urracci sia stato uno dei milgiori dei suoi, nei primi 25 minuti, la dice lunga sull'andamento della gara e sulla prestazione del Progetim. Un altro esempio eloquente della serata negativa dei "canarini" è l'azione che sblocca gli equilibri della partita: al cannoniere avversario viene permesso di palleggiare al limete dell'area, girarsi e servire Cappellu, che, indisturbato, può piazzare la sfera all'angolino.
CASSAZIONE PLAY-OFF - La ripresa della sfida, coincide con quella della ditta di capitan Nazaret. La formazione di casa dovrebbe limitarsi ad amministrare il risultato, ma paradossalmente concede agli avversari, nello specifico a Florio, un capovolgimento di fronte palla al piede: il numero otto scatta da un limite dell'area di rigore all'altro e calcia verso lo specchio, l'esecuzione, la posizione e il risultato sono identici a quelli del centrocampista rivale, nell'occasione del vantaggio. Tornando al discorso assenze, incide molto anche quella di Valentini. Il capocannoniere dei suoi scende in campo, tuttavia è come se non ci fosse. Fatica a trovare la posizione giusta, spesso sbaglia controlli e appoggi, cerca di risolvere le cose da solo scadendo nell'egoismo. Tuttociò viene fatto notare all'attaccante anche dai compagni, a fine partita, visibilmente infastiditi per la decisione del numero sette di voler battere a tutti i costi il rigore. Il suono della palla che si infrange sulla traversa ricorda quello del martello del giudice battuto a fine sentenza. Forse proprio perchè l'errore dal dischetto corrisponde ad un verdetto, che rende note le prime tre posizioni del girone: vale a dire Ad maiora ufficialmente prima, così come Gruppo Progetim e Reggina sono rispettivamente seconda e terza.
Emiliano Pirri
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